In prospettiva della delicata sfida con la Sampdoria, la storica voce di Sky Sport, Massimo Tecca, ha voluto esprimere il suo giudizio sul momento della compagine giallorossa. Queste le sue parole:
Sull’esonero di Zeman?
“Mi sembra fosse un passo inevitabile e doloroso perché rappresenta il fallimento di un progetto che era stato presentato bene e che doveva avere maggiore supporto. Non è Zeman l’unico responsabile, ma anche i giocatori, i dirigenti e una proprietà che si è dimostrata troppo lontana che non conosce gli aspetti ambientali di una città come Roma. La squadra è stata troppo fragile”.
Gli errori dei dirigenti?
“Sicuramente pagano uno scollamento a livello disciplinare e la scelta di alcuni giocatori che sono stati presentati come fenomeni”.
Su Andreazzoli?
“Andreazzoli è una scelta conservativa e un modo per arrivare senza danni alla fine della stagione per poi prepararsi a scegliere una guida tecnica sicura per il prossimo anno. Andreazzoli dovrà rimettere insieme tutti i cocci”.
Sulla scelta dell’allenatore?
“Io sono per le cose semplici. Questa squadra sconta un problema di insicurezza e sfiducia. Ha una base forte, si tratta solamente di ricreare la fiducia attraverso cose semplici e normali, rimettendo le cose a posto in maniera razionale. Blanc è difficilmente avvicinabile per questioni di ingaggio, ma può essere una soluzione. Lo può essere anche Allegri, poi c’è Colantuono che sta facendo bene da anni”.
Nella prossima stagione si continua con Sabatini e Baldini?
“Non credo che sia tutto da buttare. Sicuramente c’è stato più spazio per le cose negative. Sono dei dirigenti bravi e preparati, ma è mancato il controllo e la pressione della proprietà: nessuno li ha mai messi in discussione e non va bene”.
Sul loro operato?
“Alla Roma c’è stata troppa libertà di sbagliare a tutti i livelli. Se li analizziamo può darsi che si riparta su una strada diversa e più chiara”.
La Roma ha giocato contro il proprio allenatore?
“Non credo che una squadra possa giocare contro il proprio allenatore. Sarebbe sciocco e autolesionistico. Evidentemente non c’era più la voglia di seguire il tecnico come ad inizio stagione”.
Gli errori di Zeman?
“Presentare a livello di serie A Tachtsidis, preferendolo ad un calciatore come De Rossi, far giocare Goicoechea, Piris e Dodò, mi sembrano errori gravi. La Roma è rimasta troppo in balia della sua fragilità difensiva. Non puoi pensare sempre e comunque ad imporre il tuo gioco”.
Sul nuovo modulo con Andreazzoli?
“Il modulo non fa mai vincere o perdere una squadra. Dipende da come lo interpreti: io penso che a questo punto bisogno continuare con il 4-3-3 con alcuni accorgimenti. Prendere meno gol, questa è la prima mossa”.
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Fonte: La città nel pallone, RadioIes