(U. Trani) – La Bosnia di Susic umilia la Slovenia di Katanec: 3 a 0 in trasferta, mercoledì sera a Lubiana. Sotto i riflettori, sul campo dello Stozice Stadium che ha una cornice di neve, detta legge Miralem Pjanic: assist per il vantaggio di Ibisevic, gol da fuori per il raddoppio su appoggio di Dzeko e palla a rimorchio per il tris di Svraka. Il romanista rende infernale la notte di Handanovic, il portiere dell’Inter di Stramaccioni, ma agevola il lavoro di Aurelio Andreazzoli. Il bosniaco si esalta nel ruolo preferito: trequartista nel 4-3-1-2 (4-4-2 in fase di non possesso palla).
L’ADDIO A ZDENEK – Pjanic si schiera con il suo club. E approva l’esonero del boemo: «Perché la priorità è sempre il bene della Roma. E’ un periodo delicato: l’obiettivo era quello di stare nei primi posti in classifica, mentre ora siamo piuttosto distanti. E’ ovvio che qualcosa doveva cambiare. In queste situazioni, si cerca sempre un responsabile. Spero che con il nuovo tecnico le cose cambieranno: abbiamo le qualità per fare bene».
LA FRAGILITÀ TATTICA – Pjanic boccia il 4-3-3 di Zeman: «Il problema principale è stato l’equilibrio. Che mancava, perché non si può avere il miglior attacco e la peggior difesa. A me piace giocare in attacco, ma la squadra viene prima. In Italia il gioco è molto tattico. Serve, quindi, la stessa attenzione sia in fase offensiva sia in quella difensiva, Non l’abbiamo fatto. Giocare all’attacco è stata la nostra debolezza. C’è da lavorare su questo aspetto per risalire in classifica».
IL BARÇA A FIRENZE – Pjanic, scadenza di contratto nel 2015, parlerà con i dirigenti a fine stagione. Per fare un punto sul progetto: rinforzi e aspettative. Vuole la vetrina delle coppe europee. Il 16 gennaio al Franchi, nella gara di Coppa Italia contro la Fiorentina, era presente un osservatore del Barcellona che già si era interessato in estate. Il Tottenham aveva invece offerto 18 milioni incassando il no della Roma. Al bosniaco piace la Premier: lo seguono il City, lo United e il Chelsea. «E’ facile che circolino voci in questi casi. Mi sono solo limitato a smentire qualsiasi contatto con il Barcellona: non è vero che sono a un passo dal trasferimento. Il Barça, comunque, è sempre qualcosa di speciale per un calciatore. E’ uno dei migliori club al mondo. Ma io ho un contratto con la Roma e, anche se ultimamente non siamo andati bene, sono assolutamente soddisfatto. Qualsiasi società fosse interessata a me, dovrebbe prima parlare con la Roma. Io non ho nulla da dire. Ho solo bisogno di giocare bene».