Nuovo appuntamento con la rubrica di GazzettaGialloRossa.it, a cura di uno dei maestri della radiofonia italiana, Francesco Repice, che ogni settimana commenterà per noi i post partita dell’A.s. Roma:
“E’ stata una brutta giornata in tutti i sensi: ci sono state delle cose tattiche non così chiare e mi riferisco al fatto che la squadra entra in campo con il 3-5-2 con Lamela in un ruolo non suo, avendo tra l’altro in panchina Florenzi. Non è stata una partita fortunata per gli arbitri e per la Roma sopratutto in chiave difensiva negli episodi. Ci sono state, dal punto di vista comportamentale, cose che non vanno e mi riferisco ad Osvaldo. Ho l’impressione che Totti per evitare delle situazioni spiacevoli in diretta televisiva, sia stato zitto confidando anche nel fatto che trattandosi di Osvaldo le probabilità di sbagliare fossero poche. In realtà in questi casi va sempre male… Andreazzoli? Non mi è piaciuto l’approccio tattico. Non dico che bisogna telecomandare i calci di rigore, ma se ti rendi conto di quello che succede in campo, devi mandare un tuo emissario per dire che il rigore deve tirarlo Totti. Si è passati troppo velocemente dal 4-3-3 al 3-5-2? I professionisti devono saper giocare tutti i moduli. Certo è che se imputavamo a Zeman il fatto di schierare dei giocatori fuori ruolo, a maggior ragione possiamo dire che Lamela non è adatto a ricoprire il ruolo di esterno nel 3-5-2. Stekelenburg e De Rossi? Non è stata una buona prova, le loro responsabilità sono evidenti. Quando si difende a zona si va contro la palla, non si aspetta. Sulla gara con la Juventus? I ragazzi si devono rendere conto che vanno ad affrontare una formazione dove ci sono dei giocatori come Vidal che al 92esimo vanno in area di rigore avversaria per fare pressing su una palla già persa. La Roma ha le possibilità tecniche di giocarsela con chiunque, ma poi ci vuole convinzione e fiducia nei propri mezzi. Delio Rossi? E’ un ottimo allenatore che deve imparare a dominare certi suoi istinti. E’ evidente che abbia qualche problema a gestire le fasi emotive della partita”.