(F. Balzani) – Pallotta ha deciso di farsi sentire. Le 4 sconfitte nelle ultime 6 partite, l’esonero di Zeman, le contestazioni a giocatori e dirigenti hanno spinto il presidente a intervenire attraverso il sito del club. «Anche se non abbiamo ottenuto risultati molto soddisfacenti di recente, ho una grande fiducia nel nostro staff tecnico e societario. Come ho già detto: stiamo costruendo un organico che necessita di tempo affinché possa diventare l’orgoglio di Roma».
Nessun esonero in vista quindi per Baldini e Sabatini: «In questi periodi di transizione esistono sempre casi in cui, col senno di poi, si sarebbero potute fare scelte differenti ma non intendo prendere decisioni di facciata solo per soddisfare i bisogni di qualcuno a breve termine. Sono dispiaciuto poiché tutti vorremmo raggiungere rapidamente i risultati sperati, ma credo che, dal momento in cui sono divenuto presidente 7 mesi fa, abbiamo fatto passi in avanti sotto molti aspetti per raggiungere quei risultati a lungo termine e quella grandezza a cui puntiamo.Attaccare quotidianamente Baldini e Sabatini è inutile e non porta alcun risultato. Se preferite, prendetevela con me».
Un’assunzione di responsabilità dovuta visti i risultati deprimenti di una Roma ormai 9ª. Andreazzoli ieri ha cercato di ricaricare il gruppo in vista della Juve e, nel confronto durato un’ora, ha chiesto più concentrazione e meno protagonismi. Poi ha fatto rivedere in dvd la partita con la Samp alla squadra facendo notare cosa non ha funzionato: addio difesa a 3, sabato si userà il 4-2-3-1 con De Rossi e Pjanic in regia e Lamela, Florenzi e Marquinho dietro Totti. Osvaldo è destinato alla panchina.
L’attaccante ieri è stato redarguito dal tecnico e all’uscita da Trigoria è stato contestato dai tifosi (circa 30) che hanno preso a calci e pugni la sua macchina. Andreazzoli ha parlato anche con Totti, al quale ha ricordato che i rigori deve calciarli sempre lui. Il capitano ha ascoltato senza replicare.