Marcare o non marcare Pirlo? Aggredire la Juve o aspettarla stando più bassi del solito? O ancora una via di mezzo con il rischio di non essere nè carne nè pesce? Scelte iniziali che possono rivelarsi decisive, a patto che i giallorossi scendano in campo con la testa ed il cuore perchè alla fine sempre undici contro undici si gioca.
La Juve fa dei movimenti a memoria senza palla che spesso mandano gli avversari in inferiorità numerica. I due attaccanti fanno l’elastico, uno dei centrocampisti s’inserisce. Pirlo sventaglia a destra e a sinistra per gli esterni che giocano praticamente da ali arretrate pronte ad attaccare lo spazio in velocità. E se vai a limitare Pirlo, c’è il regista di scorta, Bonucci, che sa impostare da dietro.
Contromosse: almeno in dieci sotto palla in fase di non possesso, terzini mai avanti insieme e con adeguata copertura nel momento in cui uno dei due prova la discesa profonda. Pressing su Pirlo? Dovrebbe farlo tutta la squadra senza sbagliare nulla. Troppo difficile per questa Roma.