(E.Menghi) – Un matrimonio che non sa finire quello tra Totti e la Roma. Il capitano è stato festeggiato a Trigoria come uno sposo, con tanto di lancio del riso e discorso, tra gli applausi di dipendenti e staff giallorosso.
Una cerimonia a sorpresa per celebrare il gol numero 224, quel siluro che ha fatto il giro del mondo e ha riportato tre punti e sorriso a una squadra sfiduciata. «Così – ha esordito Totti, visibilmente emozionato – mi fate vergognare. In vent’anni è la cosa più bella che mi sia mai successa a Trigoria. Il gol? Ora ne dovrò fare un altroà Non finisce qui, ancora non finisce qui». Il prossimo sarà quello dell’aggancio a Nordahl, un altro passo nell’Olimpo del calcio. Dovrà aspettare almeno la gara con il Genoa, perché con l’Atalanta sarà squalificato, ma non ha fretta di stupire: il 28 marzo di venti anni fa, Totti esordiva in serie A e sembra destinato a restarci ancora per un po’. Il suo contratto scade il 30 giugno 2014, il primo lo siglò nel 1992, quando aveva appena 16 anni, il prossimo dovrebbe legarlo alla Roma almeno fino al 2015, ma il sogno del capitano è giocare nello stadio di proprietà.
Prima di pensare al rinnovo, c’è una stagione da salvare e un obiettivo comune da raggiungere, un posto in Europa. Andreazzoli sta lavorando per questo e ieri (allenamento visibile ai tifosi, non ai media) ha radunato la squadra per il secondo allenamento della settimana, durato quasi due ore. Il pallone è tornato protagonista: prima per il solito torello (con flessioni per chi sbaglia il passaggio), poi per un focus sugli schemi offensivi e i tiri in porta. Infine, partitella in famiglia, che ha regalato qualche spunto di formazione: il vice-Totti sarà uno tra Florenzi e Nico Lopez, Marquinho è stato ancora confermato a sinistra, stavolta a destra c’era Balzaretti, perché Torosidis ha lasciato il campo pochi minuti prima con una fasciatura al ginocchio destro, leggermente dolorante per una botta presa sabato con la Juve.