Lo Sceicco, e il suo eventuale ingresso nella Roma come partener del presidente Pallotta, non sono questioni che almeno all’apparenza stuzzicano la curiosita’ di Aurelio Andreazzoli, impegnato piuttosto a preparare la squadra alla delicata trasferta di Bergamo. Il tecnico giallorosso, alla vigilia della gara in casa dell’Atalanta, ha quindi evitato di soffermarsi sulle questioni societarie concentrando l’attenzione sul campo. ”Queste sono vicende che non ci riguardano, sono decisioni della proprieta’, della societa’ americana eventualmente. Noi come As Roma pensiamo a raggiungere gli obiettivi senza porci particolari domande – ha spiegato Andreazzoli – Se e quando ci saranno notizie certe saranno i dirigenti a rispondere a questo tipo di domande, noi per ora non ce ne preoccupiamo”.
La cortina di fumo attorno allo Sceicco Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, con cui Pallotta e soci hanno siglato un accordo preliminare per l’ingresso nella Roma, preoccupa invece non poco la tifoseria, spiazzata dalle notizie riguardanti l’uomo d’affari accostato alla ‘Magica’. Innanzitutto hanno destato piu’ di qualche perplessita’ le immagini della sua dimora a Cordigliano (piccola frazione a nord di Perugia) e i particolari emersi sulla famiglia (moglie impiegata comunale, figlio carabiniere, figlia assistente), cosi’ come non sono piaciuti alla piazza i legami con Michele Padovano, ex juventino nel periodo di Moggi e condannato in primo grado a 8 anni e 8 mesi per spaccio di stupefacenti, che avrebbe messo in contatto lo sceicco col dg Franco Baldini.
A rendere ancor piu’ nebulosa l’intera vicenda e’ poi il precedente, tutt’altro che rassicurante, andato in scena due anni fa quando al Qaddumi provo’ (senza successo) a comprare prima la societa’ dell’Acqua Marcia e poi la Roma stessa. A scartarlo, allora, fu UniCredit, per nulla convinto della credibilita’ e affidabilita’ della proposta messa sul piatto. Stavolta l’istituto bancario sarebbe stato messo al corrente della trattativa con gli americani solo in un secondo momento, ad accordo preliminare quasi firmato. ”Il nostro precedente non e’ stato fortunato, ma chissa’, col tempo le cose possono anche cambiare. Magari sono stati fatti accertamenti piu’ approfonditi”l’auspicio proveniente da fonti dell’istituto di credito, che resta alla finestra a recitare la parte di osservatore interessato.
Atteggiamento simile a quello del consigliere d’amministrazione, Giuseppe Marra, vicino all’ex proprieta’ Sensi e critico verso l’attuale gestione della Roma: ”’Il progetto futuro e’ ancora sconosciuto e bisogna uscire con chiarezza e decisione da queste incertezze e notizie non chiare – le sue parole – Non si comprende chi intende scendere e chi restare a bordo e in che misura si voglia investire in nuove risorse finanziarie, umane e tecniche”.
E proprio sul nome del tecnico che la prossima stagione siedera’ sulla panchina giallorossa regna ancora l’incertezza. ”La Roma ha detto che restero’ anche in futuro? Non mi sembra che il messaggio fosse cosi’ deciso – e’ stata infatti la sottolineatura di Andreazzoli dopo il tweet del club – La societa’ ha detto che c’e’ la possibilita’ che questo avvenga, e’ chiaro che mi fa piacere, e’ normale, pero’ non e’ il mio obiettivo in questo momento”. Nella testa dell’allenatore c’e’ solo l’impegno con l’Atalanta: ‘‘Alla squadra ho detto che la grande prestazione con la Juve non deve rimanere isolata, dobbiamo continuare sui presupposti della scorsa settimana. Ma i ragazzi sono pienamente consapevoli di quello che devono fare”. Anche senza gli squalificati Totti e De Rossi. ”Dire che sono importanti per noi e’ riduttivo. Pero’ la squadra piu’ che puntare sulle individualita’ punta sul fatto di essere un collettivo – ha aggiunto – E non temo assolutamente un calo di concentrazione dopo la vittoria sulla Juventus”.
Fonte: ansa