(F. Balzani) – «Abbiamo trovato equilibrio, ora sappiamo usare sia la sciabola sia il fioretto». La Roma normalizzata da Andreazzoli continua l’arrampicata verso l’Europa e sotto la tormenta di neve di Bergamo ottiene la sua prima vittoria in trasferta del 2013, guadagnando altri 3 metri pur senza scalare alcuna posizione in classifica (il Catania ha vinto a Parma). «Mi basta che la squadra dia il massimo poi quello che sarà, sarà – sottolinea Andreazzoli – Bisogna pensare partita per partita. È inutile mettere l’asticella a 2,40 metri se posso saltare solo 1,80: iniziamo dal basso e poi vedremo. Oggi abbiamo conquistato un altro obbiettivo: quell’abbraccio a centrocampo è il contraltare al dolore della sconfitta. È la gioia della vittoria». Vittoria che ad Andreazzoli è piaciuta soprattutto per come è maturata: «Contro una squadra rude siamo stati feroci nel perseguire il risultato. Per me è un grande successo. Sono soddisfatto. Ne usciamo rafforzati. Dal punto di vista tattico dimostriamo di poter cambiare rapidamente in base alle esigenze. Credo sia un interesse dell’allenatore ascoltare la squadra e saper cambiare in corsa. Credo di aver riportato normalità, combattività e concretezza. Il resto lo fanno i ragazzi». A consegnare i tre punti alla Roma è stato Torosidis, ultimo acquisto in casa giallorossa («ho trovato un ambiente magnifico»), ma a far brillare gli occhi ai tifosi e ad Andreazzoli ci ha pensato Pjanic: «Senza questa neve avremmo fatto anche meglio. Conti nuando così possiamo arrivare in alto e precedere chi ci è davanti». Prima vittoria in trasferta del 2013 e primo successo senza Totti a quasi un anno di distanza da quel Roma-Genoa 1-0 (gol di Borini). «Abbiamo battuto anche la neve – il post del capitano sul suo blog – È una vittoria di chi ha giocato, di chi è subentrato e di chi non è sceso in campo. Un successo di tutti, del gruppo. Ora più che mai e sempre, avanti Roma». Capitolo totoallenatore del prossimo anno: a quelle di Mazzarri, Allegri e Mancini, si aggiunge seriamente la candidatura proprio di Andreazzoli. «Sono prontissimo – ha risposto convinto il tecnico di Massa – Ne sarei felice, ma non è questo il mio obbiettivo ora».