Domani l’attesa sarà anche per lui, Adnan Adel Aref Al Qaddumi al Shtewi.
Sarà all’Olimpico per vedere la Roma, forse ancora con Michele Padovano. Niente Gigi Moncalvo, invece, che ieri si è defilato così: «Ero il portavoce dello sceicco, ma in seguito alle sue parole mi sono ritirato. Se ha davvero i soldi? Aspettiamo il 14 marzo per capire». Ieri Al Qaddumi ha lavorato sotto traccia, probabile che cerchi di «muovere» gli eventuali capitali ad inizio della settimana. La Roma resta in attesa, Pallotta è fiducioso. Un po’ (eufemismo) meno i tifosi, che sentono «odor di bufala». Intanto dalla semestrale che ha messo in risalto perdite per 26 milioni di euro (non in linea con i parametri Uefa per il fair play finanziario) emerge anche il +22% nei ricavi (di cui l’8,7% da sponsorizzazioni, tra cui il milione e cento mila euro incassato dalla Volkswagen).
Adidas, nel frattempo, sta cercando di recuperare terreno sulla Nike per il futuro sponsor tecnico, anche se il problema dell’azienda tedesca sono i tempi (stretti) per la commercializzazione e la campagna promozionale. «Vogliamo diventare il miglior club del mondo – ha detto ieri il ceo Italo Zanzi – Per farlo dobbiamo vincere sempre, fino allo scudetto. È l’unica strada per arrivare al top, strada che passa dallo stadio e da un brand di livello internazionale».