(F. Balzani) – Due generazioni diverse, 18 anni di distanza assorbiti in 90 minuti, due assist e tre gol pesantissimi. Totti, Perrotta e Romagnoli, i 2 vecchietti e il giovane,consegnano alla Roma la 3ª vittoria di fila, il sorpasso sul Catania e una Champions ora lontana 5 punti. La cura Andreazzoli continua a dare i suoi frutti nonostante qualche difficoltà di troppo. «Serata difficile, abbiamo dimostrato che sappiamo soffrire e dobbiamo ringraziare anche il nostro portiere. Nel secondo tempo siamo stati bravi a cambiare atteggiamento e siamo usciti fuori. Abbiamo giocato al di sotto nei primi 45’, ma la differenza spesso la fanno i grandi calciatori», ha detto il tecnico. La Roma quindi per una sera «non fa la stupida» (per dirla con lo scomparso Trovajoli) e sfrutta gli scontri diretti del pomeriggio. A sbloccare la gara ancora Totti che continua a scrivere la storia del calcio italiano andando a prendere Nordhal al 2˚ posto tra i marcatori di tutti i tempi in serie A con il 225˚ gol e che conclude una giornata trionfale in lacrime abbracciando i due figli che gli consegnano una maglia («Sei forte papà») sotto le note di Grazie Roma. «Volevo raggiungerlo a tutti i costi. L’abbraccio dei miei figli è tutto, è una serata indimenticabile. Piola? Appena lo supero smetto. Raggiungerlo però non dipende da me (allude al contratto in scadenza, ndr). Spero di raggiungere il 3˚ posto però». Il rigore del capitano è stata una delle poche perle di un primo tempo tirato, chiuso da un altro penalty: quello dell’ex-Borriello, e dall’infortunio di Pjanic (brutta distorsione alla caviglia sinistra, stagione a rischio). Nella ripresa l’altro capolavoro di Totti, il cross dalla bandierina per la testa di Romagnoli che corona un esordio da ricordare.Poi il duetto Totti-Perrotta per il 3-1. In mezzo almeno tre prodezze di Stekelenburg.«Una serata immensa. Non me l’aspettavo. Totti è unico», le emozioni di Romagnoli.«Alessio ha delle potenzialità spiccate e gioca con una tranquillità da veterano», lo aveva già promosso Baldini nel prepartita. Avvistati in tribuna gli osservatori di United e Anzhi. Obbiettivi: Lamela, Pjanic e Osvaldo. Quest’ultimo al momento della sostituzione ha rivolto qualche insulto a Muzzi.