Sul sito ufficiale della Roma l’intervista doppia realizzata con Simone Perrotta e Federico Balzaretti.
1 – Tre parole per descrivere il tuo modo di intendere il calcio?
Perrotta: “Entusiasmo, felicità e normalità”.
Balzaretti: “Passione, sacrificio, divertimento”.
2 – Hai vestito tante maglie e girato altrettante città, la particolarità di Roma e della Roma?
P:” Quelli giallorossi non sono semplici tifosi ma, a differenza degli altri sostenitori, sono innamorati della loro squadra. Vestire la maglia della Roma, poi, significa anche rappresentare la città più bella al mondo”.
B:” Roma è una città che ti offre tutto: la vivi, la assapori e ne respiri la storia. Della Roma come squadra dico la stessa cosa: è un club diverso da tutti gli altri per la passione che si vive in città. Qui si parla della squadra 24 ore su 24″.
3 – Molti tifosi allo stadio si sono apertamente schierati contro giornalisti e conduttori radiofonici: tu cosa pensi dei mezzi d’informazione che girano intorno alla società (giornali, radio, tv)?
P: “Sinceramente mi interesso poco dei media. Se devo dire la mia, posso dire che spesso concorrono ad avere la notizia a tutti i costi anche se magari dietro non c’è nulla. Per questo, a volte dovrebbero essere più sinceri”.
B: “Io non leggo giornali e non ascolto radio: mi dedico al campo”.
4 – La qualità migliore dell’altro in campo?
P: “La sua disponibilità”.
B: “I tempi di gioco”.
5 – E il difetto che l’altro potrebbe correggere?
P: “Il tiro in porta”.
B: “Il colpo di testa”.
6 – La tua qualità migliore in campo?
P: “La disponibilità, credo”.
B: “La generosità”.
7 – E il tuo punto debole?
P: Ce ne sono talmente tanti che sceglierne uno non è facile! (ride, ndr)
B: Il tiro.
8 – Se dovessi inviare un sms a Totti per l’ultimo record, cosa scriveresti?
P: “Mortacci quanti ne hai fatti…”.
B: “E lo scherzo continua…”.
9 – E se ne dovessi inviare uno a Romagnoli dopo l’esordio dal primo minuto e il gol?
P: “Ne devi mangiare ancora di pane…”.
B: “A lui lo massacro e lo stuzzico tutti i giorni in allenamento, quindi evito di mandargli degli sms!”.
10 – Tre vittorie consecutive, qual è stato il merito di Andreazzoli?
P: “Ha reso normali le cose che inizialmente sembravano complicate”.
B: “Avere dato tranquillità e serenità al gruppo: sta facendo bene in allenamento. Gli effetti del suo lavoro settimanale si vedono la domenica sul campo”.
11 – Le tue passioni fuori dal campo?
P: “Montaggio video, tennis e ultimamente bicicletta”.
B: “Di solito mi dedico alle bimbe e alla famiglia. Nel tempo libero, poi, mi piace ascoltare musica”.
12 – I programmi in tv sui quali ti soffermi spesso?
P: “Guardo un po’ tutto”.
B: “Vedere la tele da solo e tranquillo mi capita raramente: prediligo documentari di ogni genere che vedo assieme alle mie bimbe”.
13 – Della politica italiana che pensi?
P: “Come personaggio mi piace Grillo e condivido tante cose nel suo programma: l’unica mia preoccupazione, ora, è quella di vedere se saranno in grado di attuare i punti cardine del loro programma. Se ci riusciranno daranno ragione a chi li ha votati, in caso contrario sono pronto a cambiare idea. Io non sono né di destra né di sinistra: nel futuro appoggerò quel qualcuno che a mio parere avrà idee positive”.
B: “Parlare della politica italiana richiederebbe un discorso troppo ampio. Quindi dico che, come in tutte le cose della vita, sarebbero da votare le idee piuttosto che i partiti. Tanti politici dicono cose giuste sulla carta, ma poi bisognerebbe metterle davvero in pratica”.
14 – Tre film da portare sempre in viaggio?
P: “Il gladiatore, Le ali della libertà e L’ultimo samurai”.
B: “Scelgo tre generi diversi: “Due single a nozze” (per ridere), Man on fire (azione), La vita è bella (più serio)”.
15 – Quando smetterai di giocare ti vedi più allenatore, dirigente, procuratore o altro?
P: “Allenatore ora come ora non mi ci vedo. Per quel che riguarda gli altri tre ruoli sono aperto a tutto”.
B: “Sarei più portato come allenatore, ma solo per i bambini: ho molta pazienza con loro, mentre con i grandi ci vorrebbe più polso. Relativamente alle altre due figure, mi vedrei come dirigente, ma non come procuratore”.
Fonte: Asroma.it