Dopo il terzo successo consecutivo, la Roma si avvicina alla trasferta di Udine per proseguire la marcia verso i piani alti della classifica. Ad attendere i giallorossi su un campo notoriamente difficile, un’Udinese dal rendimento altalenante ma in grado di sfornare prestazioni importanti innanzi a compagini blasonate. I friulani rispetto alla stagione precedente hanno cambiato diversi interpreti, non riuscendo tuttavia a garantire il medesimo tasso tecnico, sebbene la squadra di Guidolin si configuri come una formazione giovane, interessante in prospettiva, con elementi che possiedono ampi margini di miglioramento. Difficile rimpiazzare in un sol colpo le partenze di Asamoah, Isla, Handanovic, Cuadrado ed Armero, che sommati ad Inler e Sanchez hanno contribuito al raggiungimento di prestigiosi traguardi come due preliminari Champions di fila sviliti da una politica ben delineata da parte della famiglia Pozzo. La proprietà bianconera infatti in maniera sistematica, acquista calciatori di talento, da valorizzare per venderli al miglior offerente nel momento in cui questi riescono ad esprimere tutte le loro qualità. Il primo obiettivo è quello di produrre ad ogni chiusura di bilancio un utile considerevole, reinvestendone una parte nell’acquisto di nuove “promesse” aderendo prevalentemente a logiche economiche, poste al di sopra del risultato sportivo.
Per entrambe le formazioni la gara di sabato sera costituirà uno spartiacque fondamentale per definire i reali obiettivi in quanto nessuna può prescindere dal conseguimento di un risultato pieno per restare agganciata al treno per l’Europa.
ASSENZE – Diverse le assenze da una parte e dall’altra. Andreazzoli infatti dovrà fare certamente a meno di Bradley squalificato, Marquinhos e Miralem Pjanic infortunati, assenze pesanti poiché ben inseriti nel nuovo contesto tattico, a cui si aggiunge la defezione del lungodegente Mattia Destro. La buona notizia per il mister capitolino proviene però dal recupero di Leandro Castan, rientrato in gruppo nel corso della settimana, quindi a disposizione per sabato sera. Guidolin invece non potrà disporre di Pinzi e Lazzari a centrocampo , mentre in difesa mancherà Benatia così come Pasquale, infortunatosi nella precedente gara. Le sorti della sfida passeranno quindi dal comportamento delle seconde linee le quali dovranno dimostrarsi all’altezza dei titolari, non facendo rimpiangere la loro assenza.
UDINESE – Il tecnico Francesco Guidolin, esperto conoscitore della Serie A, adotta il modulo 3-5-2, in una delle interpretazioni più interessanti del sistema di gioco. In fase di non possesso la squadra si dispone con un 3-6-1, facendo delle ripartenze una delle variabili di gioco più importanti, scelta evidenziata dall’impiego di centrocampisti dotati di ottimi tempi di inserimento ed in grado di aggredire gli spazi velocemente. Ovviamente in questo sistema di gioco a svolgere un ruolo fondamentale sono gli esterni di centrocampo, abili nel tornare tempestivamente in copertura per poi prodursi in allunghi in fase di contropiede. Molti dei buoni risultati conseguiti dalla squadra friulana sono infatti da ascrivere al lavoro tattico effettuato in passato da Isla ed Armero, calciatori di grande dinamismo e buonissima qualità.
Il tecnico friulano opterà per Brkic tra i pali. Una linea difensiva a tre composta da Danilo centrale, con Domizzi sul centro sinistra, prezioso in fase di impostazione disponendo di un ottimo piede. Sul centro destra dovrebbe essere confermato Herteaux in sostituzione dell’infortunato Benatia. Diversi dubbi a centrocampo dove le defezioni sono svariate ed importanti. Guidolin nella composizione del “cuneo” di centrocampo impiegherà Allan in posizione di vertice basso, con Badu e Pereyra schierati più avanti. In particolare quest’ultimo avrà il compito di inserirsi e dare appoggio alla manovra offensiva. Sulle fasce sicuro del posto il laterale serbo Dusan Basta, nel mirino dei giallorossi per il prossimo anno, che verrà impiegato sulla destra mentre sulla sinistra il dubbio è tra Maicosuel, adattato nella posizione di esterno, calciatore dai compiti prettamente offensivi, e Gabriel Silva, classico tornante brasiliano capace di conferire più equilibrio e sostanza alla linea mediana bianconera, motivo per il quale sembra partire in vantaggio sul connazionale ex Botafogo. In attacco scontata la presenza di “Totò” Di Natale supportato dal colombiano Muriel, ragazzo discontinuo quanto dotato di mezzi strepitosi, che se imbrocca la giornata giusta può divenire incontenibile.
ROMA – Dubbi di formazione per il mister Aurelio Andreazzoli, il quale non ha ancora potuto disporre di tutti gli effettivi in rosa a causa di infortuni che in serie hanno decimato i giallorossi. Il mister proseguirà sul collaudato 3-4-2-1, modulo che consente di sfruttare l’ampiezza di manovra mettendo in difficoltà i friulani con repentini cambi di gioco in grado di creare superiorità quando uno dei due esterni avversari non scala tempestivamente in difesa.
In porta confermato Maarten Stekelenburg in costante crescita di condizione. La retroguardia verrà guidata da Burdisso al centro con Piris disposto sul centro destra. Sul centro sinistra invece dovrebbe essere schierato il recuperato Castan, con Romagnoli pronto, nel caso in cui il brasiliano evidenziasse in settimana qualche affanno. A centrocampo si farà sentire l’assenza di Miralem Pjanic tornato ad esprimersi su grandi livelli in cabina di regia. Andreazzoli dovrebbe verosimilmente propendere per l’impiego di un Perrotta in salute, al fianco di De Rossi, con Florenzi un po’ indietro nelle gerarchie del neotecnico giallorosso pronto a partire dalla panchina. Per quanto concerne gli esterni, non vi sono dubbi sulla presenza di Torosidis, ormai titolare sulla destra, mentre sulla fascia opposta dovrebbe tornare Balzaretti, in ballottaggio con Marquinho. Il laterale della nazionale dovrebbe spuntarla per l’abilità nei compiti difensivi, equilibrando maggiormente in fase di non possesso, sebbene il brasiliano abbia dato dimostrazione di affidabilità offrendo un apporto notevole alla fase offensiva. Per Marquinho si potrebbe profilare l’impiego sulla trequarti campo, nel caso in cui Osvaldo – apparso fuori condizione nelle recenti uscite, per di più non allenatosi continuamente in settimana – fosse fatto accomodare in panchina. Sulla trequarti, sicuri del posto Lamela e Totti pronti ad inventare calcio aggiungendo imprevidibilità alla manovra, molto probabilmente alle spalle di Osvaldo. In caso di esclusione di quest’ultimo, il capitano verrebbe avanzato nella posizione di centravanti con Lamela e Marquinho a supporto, soluzione questa che non sembra prediletta da mister Andreazzoli poiché il numero dieci giallorosso ha dimostrato di avere maggior libertà spostato qualche metro indietro riuscendo comunque ad inquadrare i pali avversari senza doversi smarcare spalle alla porta.
UDINESE (3-5-1-1 ): 1 Brkic; 75 Heurtaux, 5 Danilo, 11 Domizzi; 3 Allan, 8 Basta, 34 Gabriel Silva, 7 Badu,37 Pereyra; 24 Muriel, 10 Di Natale.
A disp. 93 Pawlowski 51 Scuffet 4 Angella 6 Faraoni 52 Merekel 94 Zielinski 15 Rodr(iguez 77 Maicosuel 13 Ranegie 16 Campos Toro All. Guidolin
ROMA (3-4-2-1): 24 Stekelenburg; 23 Piris, 29 Burdisso; 35 Torosidis, 16 De Rossi, 20 Perrotta, 42 Balzaretti; 8 Lamela, 10 Totti , 9 Osvaldo.
A disp. 13 Goicoechea, 1 Lobont, 46 Romagnoli, 27 Dodò, 11 Taddei, 77 Tachtsidis, 7 Marquinho, 47 Lucca, 48 Florenzi, 17 Lopez
A cura di Danilo Sancamillo