La Roma si muove per i tifosi. In gran segreto, senza lasciare trapelare il significato e l’importanza delle trattative con il Viminale, la società sta aprendo un fronte innovativo per quanto riguarda le partite in trasferta. L’obiettivo non è la cancellazione della tessera del tifoso, che per il momento resiste, ma una manovra all’interno delle norme che faciliti la fruibilità dello stadio coinvolgendo un maggior numero di persone, sull’onda della protesta di tutte le curve italiane.
In pratica, la Roma ha recuperato il comunicato (tecnicamente definito “determinazione”) del ministero dell’Interno del febbraio 2012, in cui si scriveva: «I possessori di fidelity card potranno acquistare tagliandi per le trasferte anche per un proprio ospite, esibendo al rivenditore la fotocopia del suo documento» . Quest’apertura normativa, di fatto, non è stata mai applicata. Perché le società hanno conservato il diritto di non emettere il biglietto per i soggetti che non presentano la fidelity card , cioè la tessera del tifoso. E per la stragrande maggioranza, non hanno cambiato meccanismo distributivo per paura di ripercussioni sull’ordine pubblico. Ripartendo da questa concessione del Viminale, la Roma si è messa a studiare con il responsabile della sicurezza Carlo Feliziani una scossa liberalizzatrice: a esempio, gli ospiti dei possessori della tessera potrebbero diventare più di uno, aumentando di parecchio la partecipazione alle trasferte della squadra. Inoltre, la Roma chiede all’Osservatorio di riaprire i botteghini degli stadi (o comunque i punti vendita) anche nel giorno della partita, lasciando libertà di scelta ai tifosi fino all’ultimo momento.
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Fonte: Corriere Dello Sport