(F. Ferrazza) – Inutile fare tabelle o spingersi oltre con le previsioni, ma una vittoria a Udine renderebbe inevitabilmente più concreta la corsa al terzo posto. Ragionamento considerato assurdo solamente fino a tre settimane fa, rischia adesso di trasformarsi in una realtà con la quale le pretendenti alla zona Champions dovranno fare i conti. «Per me è possibile il raggiungimento del terzo posto — la convinzione di Stekelenburg, finalmente in italiano, alle telecamere di Sky — sono solo cinque i punti che ci distanziano dal Milan e se riusciremo a vincere più gare possibile, ce la potremo fare». A cominciare da quella di domani sera a Udine, contro quel Di Natale che ha già fatto tre reti all’olandese. «È un giocatore troppo forte. Noi, però, dovremo pensare a tutta la squadra. E meno male che abbiamo Totti, un calciatore fantastico». Un altro Stekelenburg quello che sta difendendo la porta romanista, rispetto a quello che un mese fa voleva trasferirsi al Fulham rinvigorito dal nuovo sistema di gioco. «Sto giocando con continuità in un diverso modulo con Andreazzoli».
LA REPUBBLICA Stekelenburg vuole il terzo posto: “Dal Milan ci separano solo 5 punti”
La convinzione del portiere è la stessa che sembra aver ritrovato Simone Perrotta, talmente non considerato nella gestione Zeman, da essersi buttato sulla politica Federale come rappresentante dell’Aic, preparando il suo futuro dopo il calcio. «Veniamo da tre vittorie consecutive, stiamo prendendo sicurezza — le parole del centrocampista candidato a sostituire Pjanic — andiamo a Udine convinti di potercela giocare».
Se la vuole giocare Andreazzoli, che in Friuli fece la sua esperienza più importante, prima della Roma, nello staff di Spalletti. Il tecnico sa che le speranze legate al terzo posto, e quindi a una sua conferma, passano necessariamente per una vittoria contro la sua ex squadra. Anche perché la panchina giallorossa della prossima stagione pare essere ambita anche da Robero Mancini. «Non c’è mai stato niente con la Roma — precisa il tecnico del City — Ma sono un professionista e se deciderò di tornare in Italia prenderò in considerazione le offerte. Quando uno fa questo lavoro non può stare sempre nella stessa squadra». Sul fronte formazione, recuperato Castan, dovrebbe essere lui preferito a Romagnoli nella difesa a tre orfana di Marquinhos. Assente Osvaldo ieri in allenamento per motivi personali, sarà oggi convocato e dovrebbe giocare titolare.