(F. Balzani) – Da furioso a rassegnato: la panchina e l’erroraccio di Udine sembrano aver chiuso definitivamente la storia tra Osvaldo e la Roma. L’italo-argentino conta i giorni che lo dividono dal divorzio mentre il club conta le pretendenti nella speranza di recuperare i 18 milioni spesi diciotto mesi fa, magari guadagnandoci anche qualcosa. Perché se è vero che Osvaldo nella Roma ha fatto perdere le staffe un po’ a tutti con comportamenti sopra le righe dentro e fuori dal campo (una costante della sua carriera in Europa dato che non è mai rimasto più di due stagioni nello stesso club), è altrettanto indubbio il suo apporto: 22 gol, più di tutti nella Roma oltre alla conquista di una maglia in nazionale.
Una cessione che appare inevitabile se si vuole scommettere davvero su Destro (tornerà dall’infortunio tra poco meno di un mese), ma soprattutto in vista del progetto giovani che vivrà in estate la fase “conservazione”. Marquinhos, Lamela e Pjanic, infatti, sono corteggiati dai club più importanti d’Europa (City, Barcellona e United) e in assenza della Champions – ormai lontanissima – pretenderanno quanto meno un adeguamento contrattuale. Facendo due calcoli serviranno 2 milioni a stagione ciascuno su contratti quadriennali: 25 milioni circa. Praticamente quasi tutta la torta del prossimo budget da spendere sul mercato. Soldi che si spera arriveranno dalla cessione di Osvaldo. La Roma preferirebbe darlo all’estero dove è ancora caldo l’interessamento di Tottenham e Anzhi, mentre sembra essersi raffreddato quello della Juve. Anche la Fiorentina ha manifestato la voglia di riportare l’attaccante in viola (2 stagioni in riva all’Arno) e in quel caso i soldi potrebbero arrivare dalla cessione di Jovetic. Da non sottovalutare nella scelta anche il volere della fidanzata di Osvaldo: la ballerina e attrice argentina Jimena Baròn seguirebbe il fidanzato, ma preferirebbe restare in Argentina. Allora ecco che una chance ce l’ha il Boca i cui tifosi sognano Osvaldo. Ma lui che ne pensa? L’attaccante non parla dal famoso rigore scippato a Totti contro la Samp un mese fa, ma da quel momento – tra contestazioni dei tifosi, sostituzioni, panchine e gol divorati – anche lui si è messo alla ricerca dell’offerta migliore.