(Il Tempo – M.De Santis) – La vita (calcistica) ricomincia a 31 anni e sulla fascia sinistra. Il segreto della resurrezione di Rodrigo Taddei, da quasi dimenticato a provetto terzino in grado di fare concorrenza a Josè Angel, è tutto nel lavoro.
«La mia mentalità, da sempre, è sacrificio, disponibilità, allenarsi al meglio e farsi trovare pronto. Lavorare, alla fine, paga. Ad esempio, posso ancora migliorare nell’uso del piede sinistro. Non ho incontrato difficoltà nel nuovo ruolo. Per me, insomma, è cambiato poco». Per la Roma, con Luis Enrique, qualcosa è mutato: «Siamo più giovani e adesso, dopo qualche problema iniziale, stiamo riuscendo a fare quello che ci chiede il mister. Parlare di scudetto, in questo momento, sarebbe ipocrita. Dobbiamo fare tanta strada, conosciamo i nostri limiti e alla fine faremo i conti. Io, da parte mia, spero di riuscire a vincere qualcosa d’importante con questa maglia. Ora, però, pensiamo solo all’Udinese».Un pensiero per un nuovo e uno per un vecchio (e si spera anche futuro) compagno e «amico»: «Lamela mi ha impressionato. De Rossi? Lui vuole restare e la società si sta muovendo: spero sarà così è maturo e un amico».