(M.Cecchini) In una stessa contingenza, a volte, capita di essere prima incendiari e poi pompieri. Dopo il caso sceicco, infatti, stavolta UniCredit si è spogliata delle vesti critiche nei confronti della proprietà americana, indossando quelle del partner soddisfatto. Segno, probabilmente, che hanno avuto le garanzie che cercavano sul piano dell’impegno economico.
IN USA «Il signor Pallotta e tutta la proprietà statunitense hanno confermato il loro impegno nei confronti del club — ha detto il vice presidente della banca, Paolo Fiorentino, dopo aver incontrato negli Usa in presidente Pallotta —. Essi hanno adempiuto per intero a tutti gli obblighi assunti. Siamo pienamente fiduciosi che continueranno a farlo in futuro e non vediamo l’ora di lavorare con loro nella costruzione del club. Ho ritenuto importante rispondere ad alcune errate interpretazioni giornalistiche relative allo scopo e alla natura del mio incontro con Pallotta, che ha richiesto l’incontro nell’ambito di un continuo impegno a mantenere la massima trasparenza tra i soci, cosa che UniCredit apprezza molto. Le speculazioni di natura finanziaria sulla salute del club non sono corrette». I conti però necessitano interventi. A questo punto, però, siamo sicuri che il nuovo aumento di capitale arriverà presto.