Giuseppe Sannino, tecnico del Palermo, ha commentato il prossimo match che vedrà i rosanero avversari della Roma: “Totti è uno degli uomini più veri e con più valori che ci siano nel calcio italiano. Altrimenti non sei sulla scena a questi livelli per venti anni. L’ho conosciuto tardi, di recente, ma ho avuto conferme a tutto quello che avevo già capito di lui. Francesco come Buffon, come Maldini, come Baresi, è un simbolo. Dietro un calciatore c’è sempre una grandissima persona. Il talento è importante ma deve essere supportato dallo spessore umano, altrimenti non ti mantieni per così tanti anni. Domenica contro il Parma ha fatto una giocata, servendo Marquinho con un colpo di tacco alla cieca, che sintetizza ciò che è. Veloce magari non nello spunto ma nella testa. Il problema di giocarci contro non è tanto preoccuparsi della marcatura, ma cercare di capire cosa farà, cosa può pensare di fare. Chi tra i calciatori ha smesso tardissimo, come Altafini per esempio, chiudevano la carriera giocando spezzoni di partita. Quando vidi Totti in allenamento, durante i ritiri pre tagionali, mi colpiva sempre la sua voglia di lavorare, di soffrire. Se vuoi arrivare a giocare a grandi livelli come sta facendo lui, devi sacrificarti. Per questo non mi sorprende se oggi lui sta correndo come mai gli era capitato. Importante è stata la preparazione, lui mentalmente è stato in grado di reggere il lavoro di Zeman, notoriamente duro. Gli auguro di raggiungere Piola, mancano tanti gol, una quarantina, ma se si mantiene così nessun traguardo gli è precluso. Ho incontrato in carriera tanti giocatori di talento, molti agli esordi di carriera promettevano grandi cose. Poi la differenza la fa la testa. Dopodomani prima di preoccuparci di Totti dobbiamo pensare noi del Palermo a essere una squadra. Questo serve per provare a fare risultato fra due giorni. Anche perché la Roma non è solo Totti. De Rossi è un calciatore straordinario che merita di fare una carriera di primissimo livello. Sono tanti i giocatori di Andreazzoli che possono fare la differenza. La salvezza? Finché non ci condanna l’aritmetica dobbiamo provarci. E’ una situazione complicata ma dobbiamo provarci”.
Fonte: teleradiostereo