Dopo la sosta per le nazionali la Roma di Andreazzoli vola a Palermo per affrontare il fanalino di coda della Serie A. Una gara importante per entrambe le squadre: la Roma si presenta al Barbera con l’obiettivo di cavalcare il sogno europeo e giungere al Derby con la Lazio nel migliore dei modi. Il Palermo invece si affida al fattore campo per sperare in una salvezza mai come quest’anno difficile, se non impossibile da raggiungere. I rosanero non hanno ancora mai vinto un match nel 2013 perdendo progressivamente posizioni in classifica, scivolando inesorabilmente verso il fondo, condiviso in questo momento con il Pescara a quota 21 punti. L’ultimo successo degli isolani risale addirittura al 24 Novembre nel derby contro il Catania. Un ritmo gradualmente involutivo che ha relegato i ragazzi attualmente guidati da Sannino in fondo alla classifica. Nonostante l’andamento a rilento, negli ultimi 4 incontri casalinghi della squadra siciliana, il risultato è sempre stato di parità. Inoltre i 4 punti raccolti nelle sei gare antecedenti alla sfida con la Roma (4 pareggi e due sconfitte) denotano una squadra certamente in difficoltà, ma in un momento di forma rispettabile, non corrispondente ai pochi punti in classifica macinati finora. I rosanero nell’ultimo impegno in campionato pur uscendo sconfitti dal Milan a San Siro, sono sembrati tutt’altro che rassegnati alla retrocessione vendendo cara la pelle. Un monito per i giallorossi che hanno l’obbligo di vincere, non commettendo l’errore di sottovalutare il confronto con i siciliani.
ASSENZE – Sebbene la pausa di quindici giorni sia risultata propedeutica al recupero di elementi preziosi per entrambi i tecnici, diversi dubbi affliggono Aurelio Andreazzoli il quale spera di poter recuperare il faro della sua manovra, Miralem Pjanic. Il bosniaco pur allenandosi con la sua nazionale non è stato in grado di scendere in campo, preservando quindi le sue condizioni. La sensazione però è che il calciatore non verrà rischiato se non ritenuto più che idoneo a scendere in campo, in vista del Derby di Lunedi. Incerto dell’impiego anche Marquinhos, dopo lo stop provocato la scorsa settimana dall’elongazione del bicipite femorale sinistro. Da valutare Perrotta infortunatosi in allenamento mentre sicuro assente sarà Dodò. La nota lieta per il mister giallorosso è costituita dal ritorno a disposizione di Mattia Destro, candidato a partire dalla panchina poichè non al top della forma. Le buone notizie per Sannino derivano dal recupero di Fabrizio Miccoli, probabilmente in campo a partita in corso, ed Aronica pienamente a disposizione avendo smaltito l’affaticamento ai flessori. L’esperto difensore dovrebbe spuntarla nel ballottaggio con Garcia ed essere fra i titolari. Figurano ancora tra gli assenti i lungodegenti Mantovani ed Abel Hernandez.
ROMA –Dilemmi di formazione per Andreazzoli, che confermerà il modulo delle recenti uscite. Uomini contati in difesa ed un centrocampo da plasmare continuamente, a causa del susseguirsi di numerose assenze di partita in partita, con l’attacco risultante unico reparto composto da tutti gli effettivi.
In porta un motivato Maarten Stekelenburg. Il portiere olandese è intenzionato a riprendersi i pali della sua nazionale non potendo prescindere da prestazioni convincenti per sbaragliare la concorrenza. Dubbi circa la retroguardia, orfana dell’acciaccato Marquinhos il quale non verrà rischiato al fine di non comprometterne la presenza nel derby. Al fianco di Burdisso e Castan tornerà quindi Ivan Piris, reduce da un periodo non molto brillante, come dimostrato dalla opaca prestazione offerta con la maglia della sua nazionale. Il paraguayano é stato sostituito dopo appena 60,’ reo di aver propiziato attraverso i suoi errori ben due reti avversarie. Comunque ad oggi il terzino “Albirojo” resta l’unica alternativa di Andreazzoli, considerati i problemi fisici, fra gli altri, di Romagnoli, presente in panchina solo al fine di garantire un’alternativa alla difesa sprovvista numericamente di ricambi. Per quanto riguarda la linea mediana, é probabile che il tecnico romanista non schiererà Pjanic puntando, come nel caso di Marcos, ad un completo recupero del bosniaco in vista del derby. Il posto vicino a De Rossi perciò sarà conteso tra Bradley e Tachtsidis( Perrotta da valutare causa infortunio)con quest’ultimo che pare lievemente avvantaggiato in quanto vettore della manovra di gioco, in una gara contro un avversario attendista, più attento a difendersi che ad attaccare. Più staccato ancora Florenzi, elemento molto duttile, apprezzato da Andreazzoli che però preferisce impiegare sulla linea dei trequartisti, oppure sulle corsie esterne. Per il nazionale Under 21 si ventila l’ipotesi di un impiego a match inoltrato. Sulle fasce, sicuri del posto, il greco Torosidis, ormai padrone del corridoio di destra, mentre a sinistra largo a Marquinho in grado con i suoi spunti di garantire il cambio di passo mettendo in apprensione la retroguardia rosanero. Dalla cintola in su é presto compiuta la scelta con Totti e Lamela intoccabili, schierati a piedi opposti, ovvero nella porzione di campo inversa al piede preferito, per consentire loro di accentrarsi e liberare la conclusione a rete. I due fantasisti supporteranno l’unica punta Pablo-Daniel Osvaldo, polo di riferimento in avanti. Il numero nove giallorosso é alle prese con un momento difficile, contraddistinto dal rapporto ormai incrinato con l’ambiente romanista e da un vistoso calo di rendimento, sia nella concretezza sotto porta che nell’incisività dei movimenti offensivi. Andreazzoli tuttavia in settimana ne ha elogiato l’impegno profuso durante gli allenamenti, quindi potrebbe premiarlo, concedendogli un’altra opportunità in attesa di recuperare totalmente Mattia Destro. Lo scenario alternativo, nel caso di un esclusione di Osvaldo, si configura con l’avanzamento di Totti in posizione di centravanti e l’inserimento di Florenzi sulla trequarti al fianco del Coco d’Argentina.
PALERMO – Nel suo nuovo corso, Sannino, chiamato a compiere una vera e propria impresa, utilizza un 3-5-2 molto coperto in difesa, che in fase di non possesso si compone di 5 elementi sulla linea difensiva. Infatti ai tre marcatori centrali, si aggiungono i due cursori esterni, con compiti prevalentemente difensivi, rappresentati da due terzini di ruolo come Morganella e Dossena. L’obiettivo è quello di comprimere gli spazi compattando i reparti per una squadra composta da elementi più abili nell’interdizione che nella manovra di gioco. Una volta recuperata la palla si cerca la ripartenza affidandosi alla velocità dei calciatori di fascia ed alla rapida trasmissione di palla da parte di Donati, il quale verticalizza l’azione alla ricerca degli scatti delle punta o dei tagli di Ilicic, unico elemento, a conti fatti, in grado di fare la differenza.
A difesa dei pali il tecnico può contare sulla presenza di Sorrentino, un portiere che se in giornata diviene insuperabile per chiunque. La linea difensiva é composta da tre difensori puri, il centrale svizzero Von Bergen in grado di far valere la stazza sulle palle alte con ai lati Aronica in grado di fornire un contributo di esperienza e Munoz, calciatore di prospettiva ma dal rendimento troppo altalenante, l’argentino a pregevoli recuperi ed uscite palle al piede, alterna marchiane disattenzioni, spesso determinanti in negativo per il Palermo.
Il centrocampo é costituito da calciatori di quantità e contenimento, con Donati in funzione di schermo protettivo davanti alla difesa, adibito anche all’impostazione rappresentata sovente da lunghi lanci in profondità alla ricerca dei movimenti degli attaccanti. Il playmaker è coadiuvato nei suoi compiti da Barreto e Kurtic, spostati qualche metro più avanti con competenze di rottura del gioco avversario, per poi sfruttare il grande dinamismo e cercare ove possibile l’inserimento, ed alzare il baricentro. Occhio al centrocampista paraguayano in possesso di doti balistiche importanti dalla distanza. La qualità passa dai piedi di Ilicic, calciatore tanto forte quanto discontinuo, relegato in un vortice di mediocrità in cui è stata risucchiata l’intera compagine rosanero. Il trequartista sloveno viene schierato come seconda punta con licenza di spaziare sul fronte offensivo, arretrando all’occorrenza in cerca di palloni giocabili, per servire l’unica punta di ruolo, il giovane argentino Dybala, più mobile rispetto al connazionale Boselli.
ROMA (3-4-2-1): 24 Stekelenburg; 23 Piris, 29 Burdisso, 5 Castan; 35Torosidis, 16 De Rossi, 77 Tachtsidis,7 Marquinho;8 Lamela, 10 Totti,9 Osvaldo.
A disp. 13 Goicoechea, 1 Lobont, 46 Romagnoli, 11Taddei, 47 Lucca, 42 Balzaretti48 Florenzi, 22 Destro.
PALERMO (3-5-2): 54 Sorrentino; 6 Munoz, 25 Von Bergen, 3 Aronica; 89 Morganella, 5 Barreto, 23 Donati, 28 Kurtic, 8 Dossena; 27 Ilicic, 9 Dybala.
A disp. 99 Benussi, 29 Garcia, 14 Anselmo, 18 Faurlin, 20 Rios, 22 Nelson, 50 Sanseverino, 7 Viola, 33 Formica, 17 Boselli, 10 Miccoli, 16 Fabbrini.
A cura di Danilo Sancamillo
Twitter: @DSancamillo