Nei giorni scorsi il vicepresidente di Unicredit, Paolo Fiorentino, ha incontrato Pallotta negli Stati Uniti proprio per capire se ci fosse la volontà di ripianare in tempi ragionevoli il rosso di bilancio certificato dalla semestrale (-26 milioni) che in proiezione può generare perdite nell’esercizio 2012/13 superiori ai 50 milioni. Fiorentino si è sentito rassicurare dal presidente della Roma. E’ stato un incontro importante e opportuno: Unicredit ha sollecitato le proprie esigenze di socio e di finanziatore, che vuole rientrare dei soldi investiti e chiudere i rubinetti; ma almeno ha riallacciato i contatti e i rapporti dopo il gelo generato dalla vicenda dello sceicco.
Adesso però, aspettando il lungo iter che dovrebbe condurre verso la costruzione dello stadio di proprietà, la Roma deve incamerare dei liquidi. «La continuità aziendale non è a rischio» ha assicurato Baldini. Ma se non entrano nuovi partner (si parla di un colosso dell’elettronica interessato a una sponsorizzazione) e la squadra non riesce a conquistare la Champions League, il prossimo diventerebbe un calciomercato di sacrifici più che di sogni.
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Fonte: Corriere Dello Sport