PALERMO:
Sorrentino 6,5; Munoz 5, Von Bergen 6,5, Aronica 7; Morganella 6,5, Barreto 6 (dal 79′ Faurlin s.v.), Donati 6,5, Kurtic 7, Dossena 6 (dal 60′ Garcia 5,5); Ilicic 7,5, Miccoli 7 (dal 51′ Dybala 5,5)
All. Sannino 7,5
ROMA:
Stekelenburg 5,5: Bruciato sul tempo in tutti e due i gol, sembra in bambola anche lui come i colleghi di reparto, deviando ad esempio un innocuo tiro da fuori in calcio d’angolo, nonostante lo stesso fosse abbondantemente fuori dallo specchio della porta. Le colpe in una brutta giornata come questa non sono di certo sue, ma tra i due estremi visti in azione oggi quello da grande squadra sembrava l’altro. Saccoccione!
Piris 4,5: Ilicic e Miccoli trovano un Luna Park sulla parte destra della retroguardia giallorossa dove poter trascorrere un bel pomeriggio pre-pasquale. Non è un caso che entrambi i gol nascano dalla sua zona. Tatticamente i limiti del paraguayano sono troppo evidenti per un campionato come il nostro e l’ammonizione rimediata quest’oggi, che gli impedirà di essere disponibile per il derby, può essere accolta come una buona notizia. Svagato!
Burdisso 4,5: Qualche acciacco in settimana lo aveva accusato, ma con l’assenza di Marquinhos non poteva tirarsi fuori. Il risultato è l’ennesimo pastrocchio: sul 2-0 guarda solo il pallone facendosi bruciare da Fabrizio Miccoli e per uno della sua esperienza non è accettabile. Finchè il capitano palermitano resta in campo per lui sono solo incubi. A fine stagione bisognerà ringraziarlo di tutto e accompagnarlo alla porta!
Castan 5: Nell’azione che porta al vantaggio rosanero, marca a 5 metri Ilicic lasciandolo girare comodamente in area di rigore, contravvenendo al manuale del probo difensore da campionato italiano. Esce spesso, troppo spesso palla al piede, rischiando sovente di regalare il pallone agli uomini di Sannino. Non è al massimo ma del terzetto arretrato è il meno peggio!
Lamela 5: Ogni volta che si accentra crea un pericolo, mentre largo sulla fascia perde sensibilmente consistenza. Basterebbe questo a giustificare la sua partita al Renzo Barbera, priva di spunti interessanti e ricca di un disorientamento tattico frutto di scelte imputabili ad altri (vedi il tecnico). Magari nel suo ruolo farebbe meglio!
De Rossi 4,5: Con la Nazionale avrà anche ritrovato una buona forma fisica, come confermato da Andreazzoli, fatto sta che con la Roma il suo standard rimane ben al di sotto della sufficienza. Il centrocampista di Ostia è già distante da un giudizio accettabile, ma è spaventoso lo scarto pensando a quello che c’aveva fatto vedere in passato. Bisogna iniziare a pensare che De Rossi attualmente è questo. In ribasso!
Tachtsidis 4,5: Scelta sbagliata quella di puntare sul greco, lento impacciato e ancora palesemente non all’altezza della situazione. Gioca ad una velocità consona per la serie cadetta, non inventando nulla, rallentando la manovra e regalando sistematicamente l’uomo in più agli avversari nelle ripartenze, vista l’inconsistenza in fase di interdizione. Bocciato una volta per tutte!
Florenzi 5: Difficile poterlo giudicare specie nel primo tempo, dove rimane ai margini della manovra. L’unico squillo con uno schema da calcio d’angolo che gli consente di calciare dall’interno dell’area di rigore indisturbato, sparando malamente alto. Nel secondo tempo si avvicina alla porta avversaria con una botta da fuori e con un destro al volo finito sull’esterno della rete, perfettamente imbeccato da Pjanic. Sconclusionato!
Perrotta 5: Trotterella per il campo senza capire bene i propri compiti e non incidendo nè in fase offensiva nè in fase difensiva. Troppo arretrato per provare i soliti inserimenti collaudati con Totti, viene chiuso nella morsa della mediana rosanero, sparendo nell’oblio. Esce dopo 45′ senza aver lasciato traccia. Vecchia gloria!
Marquinho 5,5: Confusionario, impreciso, a volte sprecone ma comunque nel vivo del gioco. Prova a farsi vedere con costanza sulla sinistra, arrivando sul fondo con discreta puntualità senza però trovare il pertugio giusto. Avendolo fatto giocare sempre nelle ultime settimane, Andreazzoli ha perlomeno recuperato fisicamente un giocatore che ora è al top della forma. Volenteroso e poco più!
Totti 5: Una delle peggiori giornate della sua fantastica stagione. Tocca pochi palloni “pesanti” e incredibilmente appare poco lucido sotto porta, fallendo un paio di buone opportunità all’interno dei 16 metri. Purtroppo senza il suo capitano questa squadra non è in grado di tirarsi fuori dai guai da sola e puntualmente oggi ne dà un’ulteriore testimonianza. Bandiera ammainata!
Pjanic (dal 46′ per Tachtsidis) 6,5: Nettamente il migliore dei 14 scesi in campo complessivamente. Accende la luce in mezzo al campo, con verticalizzazioni precise e aperture finalmente azzeccate. Vedendolo nella ripresa dimostra di avere una discreta condizione fisica, facendo aumentare i rimpianti per un possibile impiego dall’inizio. Recupero imprescindibile!
Osvaldo (dal 46′ per Perrotta) 5: A parte una bella giocata su Munoz, la sua prestazione odierna viene condita da qualche errore e soprattutto dall’ennesima sciocchezza, con un fallo da terra che gli costa il giallo e che lo costringerà a saltare il derby di lunedì prossimo. La testa!
Torosidis (dal 72′ per Piris) s.v.: Entra nel finale per spingere più del paraguayano sulla destra, senza però incidere in modo proficuo.
All. Andreazzoli 5: Lamela largo sulla corsia laterale non è una soluzione corretta. Piuttosto lampante la propensione dell’argentino ad accentrarsi per attaccare le vie centrali, lasciando completamente scoperta la destra. Seconda volta in trasferta con questa soluzione e seconda sconfitta dopo il 3-1 rimediato a Marassi con la Sampdoria. Altra nota dolente, la motivazione da trasferire alla squadra: a parole in conferenza stampa c’era da stare tranquilli visto che non ci sarebbero stati cali di concentrazione e invece è successo tutto il contrario. Di strada da fare ce n’è ancora tanta!
Arbitro Calvarese 6: Fischia poco lasciando correre il gioco per larghi tratti della gara. Pochi gli episodi dubbi nei 90′ per un pomeriggio tutto sommato da normale amministrazione.
A cura di Angelo Papi