Stagione 2011-2012, la prima Roma tardata USA non riesce a convincere con la sua proposta aristocratica di calcio: Luis Enrique, dopo esser stato accolto con smisurato ottimismo, si perde lungo la via del bel gioco, costringendo così anche l’innamorato Baldini a cercare una valida alternativa. Tra la varie ipotesi studiate dalla dirigenza giallorossa vi era anche Vladimir Petkovic, tecnico nato a Sarajevo, impegnato nella lotta salvezza con il Sion.
Poi, come tutti sappiamo, Sabatini e Baldini virarono su Zeman, fresco vincitore del campionato di Serie B con il Pescara e soluzione sicuramente più gradita alla tifoseria, e Lotito scelse Vlado, tecnico capace di proporre un calcio offensivo, intelligente, con una grande esperienza alla spalle, sebbene sconosciuto ai più.
Personaggio intelligente, parla correttamente otto lingue, in possesso della nazionalità svizzera e croata, nonostante sia nato a Sarajevo, attuale capitale della Bosnia-Erzegovina. Arrivato in Italia come, appunto, come teorico del calcio offensivo, amante del possesso palla; la certezza del suo gioco, prima di arrivare nel nostro campionato, era il tridente offensivo, spesso provato durante il fallimentare pre-campionato svolto con la Lazio.
Proprio durante i mesi estivi il tecnico croato ha mostrato tutta la sua intelligenza, riuscendo a modificare le proprie idee di calcio in base agli uomini a disposizione: da offensivista si è trasformato in attendista. Ma, soprattutto, si è affidato a Klose come unico attaccante, schierando alle sue spalle quattro centrocampisti liberi di appoggiarlo durante la manovra d’attacco.
Accolto con scetticismo dall’etere romano ha fatto cambiare velocemente idea a tutti, mostrando non solo ottime qualità tecniche, ma anche umane. I risultati, poi, sembrano dargli continuamente ragione: nonostante non abbia a disposizione una delle rose più complete della massima serie, si trova ancora impegnato a lottare per un posto in Europa, nei quarti di finale di Europa League contro il Fenerbahce, e sta attendendo di conoscere quale, tra Roma e Inter, sarà la sua avversaria in finale di Coppa Italia.
A cura di Luca Fatiga