( F.Oddi) – Non è il progetto giovani di cui tanto si è parlato in estate, ma solo un colpo di fortuna:
Caprari sarà in panchina stasera al Friuli, non per scelta ma per necessità, visto che in infermeria c’è un tridente intero, Totti-Borriello-Borini. In panchina, con ottime possibilità di entrare — unico attaccante tra le riserve, anche se potrebbero scalare in avanti Pjanic e Lamela, inserendo un centrocampista — in un momento particolare per il 18enne lanciato da Montella. Gli ultimi risultati della Primavera sono emblematici: 25 gol fatti nelle ultime cinque giornate, nove vittorie di fila, prima e imbattuta nel girone: far giocare Caprari e Viviani in un campionato così è come mandare Vettel a correre coi go-kart del luna park.
Sognando Zeman In settimana è uscito allo scoperto il Pescara, chiedendoli già per gennaio. Per Viviani c’è la controindicazione Verratti, per Caprari sarebbe l’ideale, e il ragazzo è attratto dall’idea di lavorare con Zeman. Mercoledì in Coppa Italia Franco Baldini è venuto a vederlo segnare due gol; domani c’è il derby e la Primavera dovrà fare a meno di lui anche se, all’imbarco per Udine, Caprari si è detto disponibile. «Sono pronto per qualsiasi occorrenza — ha detto —, anche per il derby». Se stasera rimarrà in panchina, l’ipotesi Pescara a gennaio rimarrà in piedi, se farà bene Luis Enrique potrebbe porre il veto. Alberto De Rossi sarebbe il più contento di tutti.