Palermo gli brucia ancora. Quel tipo di approccio alla partita, completamente nullo, non se l’aspettava proprio. Andreazzoli si è sentito tradito dalla squadra. Come, proprio lui che aveva restituito il sorriso ad un gruppo finito cupamente nei meandri di una filosofia zemaniana mai recepita, proprio lui che ha ridato fiducia piena e centralità ai giocatori! No, quel primo tempo del Barbera non se l’aspettava e ieri in conferenza stampa ha ammesso candidamente il rimpianto per dover affrontare il derby ancora in riconrsa, ancora nella condizione di non poter permettersi di sbagliare. Lui che stava assaporando già la dolce sensazione di poter guidare la squadra anche nel prossimo anno, di poter impostare un lavoro con tutto il tempo a disposizione. Il tempo di dimostrare che il tattico di Spalletti in realtà era, è, un allenatore in grado di guidare una squadra ambiziosa come la Roma.
Tutto rimesso in discussione, un nuovo muro da scalare e questa volta il muro si chiama Lazio, tre derby vinti negli ultimi tre. Ma, dice Andreazzoli, oltre alla responsabilità avverto anche il privilegio di giocarmi una partita come questa.
Fonte: Corriere Dello Sport