LAZIO:
Marchetti 6,5; Gonzalez 6,5, Biava 4,5, Cana 6, Radu 5 (dall’89’ Stankevicius s.v.); Candreva 6,5, Onazi 5,5, Ledesma 5,5 (dal 69′ Ciani 5,5), Hernanes 6, Lulic 6; Klose 5 (dal 59′ Kozak 5,5)
All. Petkovic 6
ROMA:
Stekelenburg 5,5: Il gol di Hernanes è frutto di una sventola dai 20 metri forse imparabile. Ci voleva un miracolo e lui non è in grado di farne. Si rifà pochi minuti dopo con un buon intervento sulla conclusione velenosa di Lulic, deviando in angolo. Per il resto lascia perplessi per la poca sicurezza mostrata nelle uscite, solita costante nella sua esperienza romana. A giugno bisognerà prendere una decisione definitiva. Transfer market!
Torosidis 5,5: Prova a reggere la baracca con l’esperienza che lo contraddistingue ma non sempre ci riesce. In una difficile serata come questa è forse il meno peggio della difesa giallorossa, con buoni interventi in chiusura e discreta fisicità nei contrasti. Non merita la sufficienza piena per alcune sbavature che potevano costare care. Onesto lavoratore!
Marquinhos 5: Non è un robot e nonostante sia considerato un fenomeno, può sbagliare come tutti. L’errore sul calcio di rigore di Hernanes, fortunatamente sparato alle stelle, è frutto di un mix tra inesperienza e tensione. Fallo di mano troppo ingenuo per essere vero, su un pallone messo in mezzo senza tante pretese. La sua media stagionale è assolutamente positiva ma per una volta non rappresenta il baluardo a cui aggrapparsi. Sbavatura!
Castan 5: Lento nell’uscire su Hernanes nell’occasione del gol, ha vita piuttosto facile nel controllare un Klose ancora non al top dal punto di vista fisico. Soffre invece terribilmente gli inserimenti dei centrocampisti avversari, palesando un passo troppo lento per essere vero. L’Italia non è il Brasile!
Marquinho 5: Non è un terzino e si vede. Perde alla grande il duello con la catena di destra laziale, composta da Gonzalez e Candreva, che troppo spesso lo mettono in mezzo nelle proprie incursione offensive. Manca clamorosamente anche in fase offensiva, non creando particolari apprensioni alla retroguardia biancoceleste. Inutile!
De Rossi 5: Spesso si definisce il suo momento difficile come frutto di problemi di testa, legati all’ambiente o a chissà quale motivazione venuta meno, in realtà il suo è prettamente un problema fisico. Il Daniele esplosivo e su di giri che avevamo imparato a conoscere non c’è più e ha lasciato spazio ad un centrocampista lento ed impacciato. Ad aggravare la sua serata una botta presa dopo una ventina di minuti che lo condiziona per il resto del match, fino a costringerlo alla resa. Declino!
Bradley 5,5: Onesto faticatore della mediana ci mette tanto impegno quanto sagacia tattica, ma il gioco del calcio è tutta un’altra cosa. Con interpreti come lui non si fa tanta strada. Buona riserva e nulla più. Marketing!
Florenzi 5: L’impatto con il secondo derby della sua carriera non è dei migliori. Si scioglie leggermente con il passare dei minuti, anche se pesa nella sua valutazione un errore banale a pochi passi da Marchetti, dopo una conclusione velenosa di Totti. La corsa e la grinta non gli mancano, ma spesso gira a vuoto, vanificando gli sforzi profusi sul campo. Esce per lasciar spazio a Dodò nell’assalto finale. Under Pressure!
Pjanic 5,5: Prende un voto in più per la giocata che consente alla Roma di conquistare il rigore che vale il pareggio: dribbling stretto in area e fallo ineccepibile di Onazi. Per il resto tanta confusione e troppi passaggi sbagliati, anche a pochi metri di distanza. Prima di parlare di fenomeni bisognerebbe andarci con i piedi di piombo. Sfocato!
Lamela 4,5: Punta raramente l’uomo e ancor più di rado riesce a saltarlo. Sciupa la più clamorosa delle occasioni da pochi centimetri dalla porta su calcio d’angolo battuto dal capitano, spedendo alle stelle un colpo di testa comodo comodo. Sarà anche andato in gol un paio di volte, ma dall’allontanamento del boemo la sua involuzione è piuttosto lampante. Evanescente!
Totti 6,5: Unica nota lieta della serata è sempre lui, gol numero 9 nella stracittadina e aggancio a Delvecchio e Da Costa completato. Dopo aver realizzato il penalty del pareggio, ci prova anche su punizione ma trova Marchetti attento sul primo palo. Nonostante fosse il più vecchio in campo dimostra di essere anche il più brillante, lampo di luce in mezzo a tanto buio. Locomotiva!
Destro (dal 52′ per De Rossi) 5,5: Ci prova entrando dalla panchina ma la condizione non può essere quella ideale. Tanta buona lena accompagnata da una mancanza di brillantezza comprensibile. Spirito vivo!
Dodò (dal 72′ per Florenzi) 6: Qualche buona sgroppata sulla sinistra, condita da duetti con Totti che lasciano ben sperare per il futuro. Il problema è che il calcio è fatto di presente.
All. Andreazzoli 5: La Roma è una squadra senza capo ne coda, non in grado di spiccare per nessuna qualità in particolare. La scelta di Marquinho sulla linea dei quattro alla lunga si rivela sbagliata. Oltre a non esserci la personalità manca anche quel briciolo di spettacolo ammirato nella prima parte di stagione. Regressione!
Arbitro Mazzoleni 6,5: Il fischietto di Bergamo sbaglia poco in una serata che poteva diventare complicata. Pochi dubbi sui due calci di rigore concessi, così come sull’espulsione sacrosanta di Biava. Qualche perplessità per un intervento al limite su Lamela a un quarto d’ora dal termine. Risoluto!
A cura di Angelo Papi