( M. De Santis) – Il «TotoLuisito» spopola, i giornalisti e i giocatori impazziscono e tutti gli altri si divertono a partecipare.
Nessuno, fino a oggi, è mai riuscito ad azzeccare undici giocatori su undici prima di conoscere la formazione scelta da Luis Enrique. Non impossibile prevedere che la quattordicesima «schedina» stagionale possa essere, come sempre, diversa da ognuna delle tredici precedenti. I buchi lasciati aperti dalle assenze dei più o meno acciaccati o convalescenti Totti, Borriello, Rosi, Pizarro e Borini e dalle «scelte tecniche» di lasciare a casa Cicinho e Okaka possono essere tappati in tanti modi.
In difesa Luis Enrique ha tre opzioni sugli esterni: Perrotta a destra e Taddei a sinistra, Taddei a destra e Josè Angel a sinistra e Perrotta a destra e Josè Angel a sinistra. Le prove di ieri a Trigoria direbbero la prima soluzione (anche se il brasiliano si è più volte alternato con lo spagnolo) e indicherebbero in Kjaer e Heinze il duo da piazzare al centro. Anche qui, però, i giochi sono apertissimi: c’è sempre il terzo incomodo Cassetti e c’è pure Juan. I segnali dell’ultima «provaccia», così come i punti interrogativi, non finiscono qui. Pjanic («Spero di segnare un altro gol», le sue parole a Fiumicino) può tornare a fare il trequartista e lasciare a Greco (ci sarebbe anche Simplicio) l’onere e l’onore di fare compagnia a De Rossi e al diffidato Gago.Se sarà così, Bojan potrebbe fare compagnia a Caprari in panchina e Lamela a Osvaldo in prima linea. Altrimenti centrocampo e attacco uguali a quelli di Roma-Lecce. Se vi piace vincere facile, il «TotoLuisito» non fa per voi.