(C.Zucchelli) – E poi vai a capire a chi fa comodo l’1-1. A nessuno. Alla Roma certo no, perché fallisce l’aggancio e il riscatto dopo tre k.o. di fila nei derby. Alla Lazio neppure, perché i punti di distacco dal Milan 3° restano 7 e perché quel rigore fallito di Hernanes sa tanto di occasione persa, nonostante Radu a fine partita festeggi sotto la curva Nord cantando «Roma m….».
Qui Vlado Ed è proprio da quel rigore che parte Petkovic: «Sì, quell’episodio ha cambiato il match. Da quel momento in poi avremmo dovuto rallentare il gioco. E invece abbiamo rianimato la Roma, mi aspettavo il pareggio prima o poi. Ma per me il bicchiere è comunque mezzo pieno». E lo è per il primo tempo giocato: «Stavamo bene in campo, dominavamo la partita. Peccato, perché avrei voluto vincere questo derby. Al terzo posto credo ancora, finché la matematica non dirà il contrario ci proveremo. Ai miei giocatori faccio i complimenti: in fondo la Roma è stata pericolosa solo su qualche lancio lungo e sui calci piazzati». Calci piazzati che sono costati alla Lazio anche qualche cartellino di troppo: «Ora devo pensare al Fenerbahce, credo fortemente nella rimonta. A patto di trovare giocatori disponibili per i prossimi due match: giovedì saranno squalificati Onazi e Mauri, lunedì con la Juve mancheranno Biava, Radu e Lulic». Klose fuori causa per il ritorno con il Fenerbahce: caviglia k.o..
Qui Aurelio Difensori tra i quali Aurelio Andreazzoli aveva inserito anche Dodò, segno che il tecnico della Roma le ha provate davvero tutte per vincere. Nel secondo tempo, in superiorità numerica, l’allenatore aveva davvero creduto di poter ribaltare lo svantaggio iniziale nel suo primo e probabilmente ultimo derby. E la cosa lo lascia con tanto amaro in bocca: «È stata una bella serata, mi dispiace solo per il risultato. Ho vissuto questi giorni con ansia, poi mi sono goduto una partita che difficilmente si vive. Durante la gara mi sono spaventato, soprattutto al momento del rigore di Hernanes, poi ho visto che la squadra è riuscita a fare quello che gli chiedevo». Magra consolazione. La faccia di Andreazzoli dice tutto, le parole sono appena sussurrate: «Mi dispiace non aver regalato i tre punti ai nostri tifosi. Non è un momento ideale per noi sotto l’aspetto fisico, ma i ragazzi hanno superato questo tipo di difficoltà. Adesso abbiamo recuperato Destro, Pjanic e anche Dodò e potremo cambiare delle cose». Magra consolazione anche questa, visto che la Roma è settima: «È vero – ammette Andreazzoli -. Abbiamo fatto pochi punti e durante l’anno abbiamo avuto un rendimento altalenante. Qualcosa però è migliorata. In sette gare abbiamo fatto 14 punti, non è tutto da buttare. Quando sei costretto a rincorrere anche il minimo errore sembra enorme». La penserà così anche il presidente James Pallotta, che a fine partita si è fermato a chiacchierare con il connazionale Micheal Bradley e poi ha detto: «È stato un derby emozionante, ma avrei preferito vincere». Stamattina ripartirà, chissà se con le idee più chiare sul futuro della Roma.
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