Le parole del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro hanno scosso il mondo del calcio capitolino. Pecoraro ha chiesto alla Lega Calcio di spostare i prossimi derby della Capitale al pomeriggio, per ragioni di sicurezza, rafforzando la sua richiesta con l’avvertimento che se si verificassero ulteriori incidenti, si potrebbe giocare, addirittura, a porte chiuse. A preoccuparsi, anche i politici tifosi di entrambe le squadre che si dicono assolutamente contrari alle gare a porte chiuse. Tra i più critici, Paolo Cento, presidente del Roma club Montecitorio: “Quanto è accaduto è la dimostrazione che le zone rosse non risolvono i problemi, a maggior ragione perché gli incidenti sono avvenuti di pomeriggio e con la luce del sole. Chiudere l’Olimpico sarebbe la cosa più sbagliata, non si può pensare che a Roma non si possa organizzare una partita di calcio, servono forme di prevenzione e controllo più efficaci, le forze dell’ordine si attrezzino per evitare che accadano episodi del genere, che, poi, francamente mi sembra che quando accadono a Roma vengano eccessivamente enfatizzati”. Duro anche il commento di Francesco Storace, altro romanista doc: “Vorrei sempre stadi pieni e pacifici, se la cosa pare diventata impossibile in questa città, vuol dire che forse la Polizia fa male il proprio mestiere”. Più morbido il commento di Armando Dionisi, presidente del Lazio Club Montecitorio: “Le parole del prefetto mi sembrano di buon senso, di giorno c’è un maggior controllo dell’ordine pubblico. Capisco le esigenze delle televisioni, che spingono a giocare di sera, però, la priorità è garantire l’ordine pubblico. Porte chiuse? Spero proprio di no, il derby è bello, soprattutto se c’è il pubblico”.
“Il derby è un evento che viene vissuto con passione, entusiasmo e trepidazione da centinaia di migliaia di tifosi romani e laziali, pertanto è assurdo che per colpa di una minoranza si penalizzino i tanti sportivi che vogliono andare allo stadio. Io sono per il derby di domenica alle ore 15, ha anche un sapore di altri tempi, oggi tra anticipi e posticipi non si sa più quando si gioca”. Lo dichiara Federico Rocca, consigliere di Roma Capitale. «È sempre stata una partita a rischio – spiega – per questo occorrono più prevenzione e più controlli e soprattutto dovremmo smetterla di giocare le partite di sera per scelte della Lega o per mere questioni di diritti tv. Certo spiace che molte persone, per paura di incidenti, non vadano più al derby, perché la stracittadina dovrebbe essere vissuta in modo diverso”. “Coreografie, cori, striscioni, sfottò: è una partita di calcio, per quanto importante e unica, ma è pur sempre uno sport e non possiamo ricondurlo sempre a un problema di pubblica sicurezza. Credo che le tifoserie, le società, gli organi di polizia e le istituzioni – propone in conclusione Rocca – debbano dar vita ad un tavolo di concertazione e confronto sulle modalità di gestione del derby. Sarebbe un esperimento unico e che potrebbe risolvere tanti problemi”.
Fonte: AdnKronos