(M.Pinci) – Il pallone accarezzato all’incrocio dei pali contro il Torino, per Lamela, vale più dei tre punti con cui ha restituito alla Roma una vittoria che mancava da tre gare. Perché con quel gol, il ventesimo realizzato con la maglia della Roma coppe comprese, Erik è diventato ufficialmente il secondo miglior ventunenne della storia del club per reti realizzate. Scavalcato addirittura Sua Maestà Francesco Totti, a quota 16, Lamela ha raggiunto un altro baby campione come Antonio Cassano, l’unico prima di lui a toccare quota 20 reti giallorosse a 21 anni.
Quasi un peccato allora che il primo posto di Amedeo Amadei, forse l’emblema della precocità grazie a quel gol realizzato a 16 anni e 287 giorni, sia lontano addirittura 19 gol e dunque virtualmente irraggiungibile da qui al termine della stagione. Per i record però c’è tempo: la Roma nonostante il corteggiamento del City non se ne priverà. Non certo quest’anno. Intanto con un solo altro centro da qui a fine campionato Erik terrebbe tutto per sé quel secondo posto: magari già domani a San Siro contro l’Inter, semifinale di coppa Italia: “La partita della stagione”, ripetono da settimane a Trigoria e da qualche ora anche a Novara, dove la Roma è arrivata da Torino.
Un match che dopo il 2- 1 dell’Olimpico vale la finale, da giocarsi in un derby con la Lazio: l’obiettivo della proprietà Usa, che insegue il primo trofeo. E ovviamente anche di De Rossi: «Non dobbiamo sottovalutare l’Inter, ma stanno passando un periodo difficile e non possiamo non prendere questa palla al balzo. Ci basterà un pareggio per accedere alla finale di Coppa Italia, stiamo bene e passare il turno è nelle nostre corde». Lui, smaltita la distorsione rimediata nel derby («Ma ho dolore »), ci sarà. Quasi certo invece il forfait di Pjanic per una botta alla solita caviglia sinistra. Previsti oltre duemila romanisti a San Siro: l’Osservatorio tiene l’allerta altissima.