(M. Pinci) – La notte che vale una stagione agita Andreazzoli, che anche solo parlandone inciampa in qualche svista dialettica e confonde la data del match anticipandolo di 24 ore: «È che vorrei giocare subito», sorride. Stasera semifinale di coppa Italia a Milano, contro l’Inter, per guadagnarsi la sfida finale alla Lazio, che darebbe l’occasione di salvare la stagione e la faccia alla seconda Roma americana.
Una bella responsabilità per l’esordiente Aurelio, alla prima in coppa: «Questa partita ci può dare la possibilità di disputarne un’altra tremendamente importante per la società. Non sono abituato a giocare per un trofeo e mi piacerebbe provare… «, ammette quasi ingenuo. Forse perché sa che potrebbe valergli la conferma, anche se Aurelio è già convinto di meritarla. Vorrebbe semmai che anche all’esterno di Trigoria gli fossero riconosciuti meriti che sente propri: «Si dà poco risalto alla nostra classifica parziale, da quando sono arrivato il confronto parla di numeri importanti».
In realtà, in una classifica virtuale delle sue 9 partite la Roma, con 17 punti, sarebbe soltanto quarta, dietro Juve e Milan, ma anche al Cagliari. Staccatissima però l’Inter, appena 10 punti. E proprio contro i nerazzurri è pronto a tornare in campo da titolare, 84 giorni dopo, Mattia Destro l’ultima volta proprio nella gara di andata con l’Inter, un 2-1 deciso da un suo gol. Poi l’infortunio, il lungo stop, i 40 minuti con la Lazio e il riposo a Torino: «Questa sarà la sua gara — si augura Andreazzoli — ce lo siamo tenuto al riposo domenica, speriamo possa esprimere le sue qualità. Ma al rientro non è mai facile».
Al rientro, seppur dopo una sola gara, anche De Rossi, che stringerà i denti per il dolore alla caviglia destra. Si arrende invece Pjanic. Sta peggio l’Inter cui ne mancheranno 13 di elementi, ma Aurelio fa finta di nulla: «Non penserei alle assenze ma a una gara che ha valore assoluto». Già: vale la stagione.