19° finale di Coppa Italia conquistata per la Roma a conclusione della vittoriosa gara di Milano. Mattatore della serata il redivivo Mattia Destro autore della doppietta che ha spianato la strada della Finale.
Di seguito le pagelle dei maggiori quotidiani sportivi oggi in edicola
IL MESSAGGERO
Stekelenburg 5,5 Trafitto da Jonathan senza grosse colpe. Talvolta un po’ troppo imbambolato, però. Come sul gol di Alvarez.
Torosidis 6,5 Timido in avvio contro Schelotto. Conta i passi, gioca molto (troppo) di posizione. Ripresa su Alvarez e poi con più libertà di spinta in avanti. E, non a caso, va a segnare la terza rete.
Marquinhos 6 In avvio i tagli di Rocchi lo mettono in difficoltà. Poi si sistema meglio.
Castan 6 Avendo Marquinho a sinistra, deve pensare più a chiudere lateralmente che al centro. Quando entra Balzaretti, è più tranquillo. E si vede.
Marquinho 5,5 In balia di Alvarez che gli va via da tutte le parti: lui – non essendo un difensore – non riesce proprio a frenarlo. Nella ripresa fa l’intermedio e va leggermente meglio.
Bradley 6 Anonimo. Impacciato. Mai autoritario. Subisce passivamente il palleggio a centrocampo dell’Inter e non fa nulla per dare una mano alla Roma in fase di impostazione, nel primo tempo. Meglio nella ripresa, con maggiore vigoria.
De Rossi 6,5 Gioca centrale davanti alla difesa, manovra un mare di palloni ma nel primo tempo con ritmi rilassati. Non fortunato nella chiusura sul gol di Jonathan. Ripresa più autoritaria e più precisa tecnicamente.
Florenzi 6 Si agita sul settore di sinistra, dà una mano in fase difensiva a Marquinho e impegna Handanovic. Esce per infortunio.
Lamela 7,5 Anche se in maniera discontinua, e forse un po’ disordinata, è forse l’unico che nel primo tempo cerca di trascinare la Roma in avanti. Strepitoso l’assist-gol per il primo gol di Destro, a seguire.
Destro 9 Non sta benissimo, e si vede. Ad esempio, fatica a reggere i contrasti. Handanovic, però, gli fa una paratona su quel sinistro ravvicinato. Al secondo tentativo, però, lo supera con un tocco sotto da applausi a scena aperta (quarta rete in Coppa in 4 partite). Facile facile, a seguire la rete per la doppietta (5 gol in 4 gare). Poco? Tanta roba.
Totti 7 Girovaga in mezzo al campo in cerca di ispirazione e di compagni. Quando diventa un punto di riferimento costante per tutti, la Roma comincia a girare che è un piacere.
Balzaretti 6,5 Per Florenzi in avvio di ripresa: al posto di Marquinho in marcatura su Schelotto e poi su Alvarez. Millimetrico l’assist per Destro bis.
Dodo’ ng Per Destro dopo il secondo gol di Mattia: corre, sprinta e tenta (maluccio) di andare al tiro.
Taddei ng Per Lamela dopo la terza rete: passerella.
Andreazzoli 7 Sbaglia la formazione iniziale (la posizione di Marquinho è da cartellino rosso), poi la corregge in corsa e vola in finale.
Bergonzi 6 Riesce a non fare danni.
GAZZETTA DELLO SPORT
STEKELENBURG 5,5 – Due tiri, due gol. E se il primo è imparabile, con Jonathan in velocità a pochi metri, il secondo è un po’ in cooperativa
TOROSIDIS 6,5 – Il gol se lo ricorderà a lungo: collo pieno, parabola spiovente perfetta, Handanovic fuori di quei 20 centimetri sufficienti. Non solo il gol: troppo facile contro il fantasma di Schelotto, ancor di più quando l’Inter a inizio ripresa alleggerisce la sua sinistra.
MARQUINHOS 6,5 – Forse la più bella novità della stagione giallorossa, tanto giovane quanto sicuro e soprattutto «pulito». Rocchi fa più male al collega. E non disdegna neanche di andare al tiro.
CASTAN 6 Per un po’ subisce la velocità di un generoso Rocchi e, vi assicuriamo, non è un «rompipallone» di Gene Gnocchi. Riprende sicurezza, o forse è anche l’interista che comprensibilmente va giù, e i danni sono limitati.
MARQUINHO 6,5 Non facile da valutare. Perché è lui che subisce le incursioni di Alvarez dalla sinistra. Ma è anche vero che spinge parecchio, sovrapponendosi a Florenzi, e poi facendo un gran lavoro quando Andreazzoli lo trasforma in mezzala. Un po’ nervosetto però.
BRADLEY 6 – Non che gli si possa rimproverare troppo, però tiene i giri bassi quando basterebbe ringhiare un po’ di più per aver
la meglio su Kuzmanovic. Il momento in cui decide di aggredire Kovacic per poco non gli porta via palla. Comunque vince le sfide per senso della posizione.
DE ROSSI 6,5 – Roma con poche idee, Inter qualificata. Roma che controlla il gioco, Inter out. Dopo un primo tempo un po’ timido, nel quale non approfitta della discreta libertà offerta dalla scacchiera tattica, prende in mano la situazione e rende tutto più facile.
FLORENZI 5,5 Normalizzato rispetto alla gestione Zeman, nel senso che non si vede più la sua furia. Più statico, scambia spesso ruolo con Marquinho lasciandogli l’affondo. Suo il tiro più pericoloso nel primo tempo: miracolo di Handanovic. Esce, e non era facile sospettarlo, ma è la mossa giusta.
LAMELA 7 – L’1-1 è suo al 50 per cento, con una verticalizzazione al quale nessun interista – un’Inter messa male per la verità – riesce a opporsi. Non sempre facile liberarsi di Juan Jesus, ma i numeri ci sono.
TOTTI 6,5 – Non arriva il gol numero 14 a San Siro, ma ecco un’altra finale di Coppa Italia. C’è fisicamente, e si vede quando arretra a fare il terzino, c’è con la testa, e sfiora anche il gol con uno dei suoi diagonali da fuori. Se si scomoda anche l’Herald Tribune…
DESTRO 7,5 – Buona la «prima» da titolare dopo tre mesi. Buonissima. Due gol, il primo delizioso, che si aggiungono a quello dell’andata e fanno qualificazione. Un tempo normale, poi Andreazzoli lo sposta a destra – dove l’Inter nella ripresa s’è molto indebolita – e per Handanovic e Juan Jesus non c’è più niente da fare.
BALZARETTI 6,5 Con un paio di affondi schianta Schelotto, passato sull’altra fascia, e scarica probabilmente tutta la rabbia per il «rosso» in campionato. Entra subito in partita e offre l’assist del 2-1 a Destro.
IL ROMANISTA
STEKELENBURG 6 Non proprio fortunato. Tre tiri, due gol. Sul primo non ha colpe. Sul secondo forse un po’. Una sola vera parata, nel primo tempo su Rocchi. E poi l’abbraccio con De Rossi al gol della sicurezza. Il resto è festa.
TOROSIDIS 6,5 Un primo tempo pessimo. Poi quel gol, a San Siro, all’incrocio, in mezzo a quattro, sotto ai romanisti. E allora di quello che aveva fatto prima, chissenefrega.
MARCOS 6 L’Inter, che pure per un tempo ha tenuto in ansia la Roma, davanti è talmente poca cosa che lui per farsi vedere è costretto ad andare in avanti. Un tiro deviato che fa urlare al gol. Concede forse qualche centimetro di troppo a Rocchi per l’assist del gol, ma per il resto la sua è una serata senza affanni.
CASTAN 6+ La sua flemma lì dietro è un po’ il simbolo dell’approccio molle della Roma alla partita più importante della stagione. Il suo intervento in scivolata su Rocchi nel finale è invece il simbolo di un’altra Roma: concentrata, cinica, vincente.
MARQUINHO 6 Per una decina di minuti è il più attivo, suo il triangolo con Florenzi che costringe Handanovic all’uscita. Poi però sbaglia troppo dimostrando di non essere un terzino. E infatti Andreazzoli lo sposta più su e lì è un’altra cosa.
BRADLEY 6,5 Ti chiedi come sia possibile che per 45 minuti uno nel suo ruolo non lo vedi quasi mai. E infatti possibile non lo è. E da quando rispunta dagli spogliatoi la sua testona lucida è ovunque. I suoi tackle, la sua interdizione, la sua utilità, il suo lavoro (per niente) oscuro.
DE ROSSI 6,5 In surplace aspettando Balzaretti per dare il via al gol con cui partono i festeggiamenti. Un secondo prima era lì al limite dell’area, un secondo dopo dall’altra parte a stritolare Stek. Un abbraccio bello, vero, nostro. Un passaggio che per Daniele può essere un nuovo inizio. Deve esserlo.
FLORENZI 6 Nel primo tempo regalato lui era stato uno dei pochi a salvarsi. Lui aveva corso, ci aveva provato, era stato il più pericoloso. Solo Handanovic gli aveva tolto il terzo gol all’Inter. Poi deve uscire per una caviglia malconcia, ma rispunta a partita finita per inzuppare Destro di fronte alle telecamere per far esplodere tutta la sua gioia di essere romanista in una notte così.
LAMELA 7,5 Alla prima palla toccata Samuel prova ad intimidirlo con un placcaggio. Ma Erik, questo Erik, non ha paura di niente. E mentre il resto della Roma si ferma sotto choc al gol subito, lui no, lui continua a puntare l’uomo, a rincorrere fino a che vede lo spazio giusto: “toc”, palla per Destro. E appuntamento al 26 maggio.
TOTTI 6,5 Va anche a fare il difensore mentre la Roma barcolla, per provare a dare la scossa. Nel finale, a partita in cassaforte, sfiora il gol. Una, due volte. Forse l’ha fatto apposta a non segnare. Se li è tenuti per la Lazio.
DESTRO 8 Due urli. Che potevano essere tre se Handanovic non avesse fatto il mostro. Che fanno quasi quattro contando l’assist al volo per Florenzi. Poco meno di tre mesi ad aspettarlo. Ne valeva la pena. Ed è solo l’inizio…
ANDREAZZOLI 7 Come a Torino, alla fine ha avuto ragione lui. Aveva detto che sarebbe stata la partita di Destro. Lo è stata. Si è preso la finale. Ora, indipendentemente da chi ci sarà in panchina a settembre, è a un passo dall’entrare nella storia. Per sempre…
BALZARETTI 6,5 Secondo assist di fila dopo quello di domenica scorsa. A Torino non era andato bene, stavolta sì. E pure tanto. Forse sta ritrovando la forma migliore. Forse da qui alla fine la Roma può contare sul vero Balzaretti.
DODO’ 6 Il suo gol sarebbe stata l’apoteosi. Sarebbe stato soprattutto importante per lui, per dargli fiducia. Ma intanto ha confermato che nello spazio sa già far male.
TADDEI SV Qualche minuto per partecipare alla festa.
LEGGO
STEKELENBURG 5 Un intervento su Rocchi. Sul primo gol le colpe vanno ricercate fra le belle statuine davanti a lui. Sul secondo dorme.
TOROSIDIS 6,5 Sbaglia un gol a due metri dalla porta. Una serata che sembrava senza gloria, riscattata dal gol del 3-1. Più solido e concreto di Piris.
MARQUINHOS 6 Non è ancora in condizione, intelligentemente si prende pochi rischi e non si fa mai sorprendere. Una sua conclusione fa tremare l’Inter.
CASTAN 6,5 Prova anche a gestire il pallone da regista arretrato quando De Rossi è marcato. Solido come sempre. Ormai è un Leader del reparto arretrato.
MARQUINHO 4,5 Una fascia che sfascia: tra lui e Balzaretti non si sa chi ha fatto peggio dall’inizio della stagione. Non tanto meglio nella ripresa a centrocampo.
BRADLEY 5,5 Mediocre, sbaglia molto.
DE ROSSI 5 In ritardo nella chiusura su Jonathan in occasione dell’1-0. Come ormai consuetudine sbaglia moltissimo nei lanci in verticale.
DESTRO 7 Tanti errori, ma è fuori anche da tanto tempo. Non è ancora quel giocatore che ci si aspetta, questa doppietta potrebbe agevolarne il recupero (25’st Dodò 6: negli spazi fa valere la sua velocità).
TOTTI 6 Senza Pjanic prova a creare qualcosa. Una buona conclusione in apertura di ripresa.
ANDREAZZOLI 6 La Roma entra ingessata contro un avversario alla frutta. Ma sarebbe ingiusto infierire su Adreazzoli: non s’inventa nulla, ma non ha colpe. Nemmeno meriti, naturalmente, per la finale conquistata.