“Non ci può essere nessun futuro dello sport in Italia, a qualsiasi livello, senza territorio, società, associazioni sportive, dirigenti, imprenditori che investono e volontari. E senza impianti. Le nostre case sono gli stadi, i palazzetti, le palestre”. Lo ha detto oggi a Udine il neopresidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenendo alla presentazione del nuovo progetto dello stadio Friuli.
“Presidente Pozzo – ha proseguito, rivolgendosi al patron bianconero – sono con te al cento per cento. So cosa significano questi progetti in termini di occupazione, si parla di 400 posti di lavoro durante la realizzazione e uno fisso dopo. L’ho detto chiarissimamente. Ero molto indignato di quello che è successo nella passata legislatura, per la legge sugli stadi, che in realtà era la legge sugli impianti, compresi quelli multidisciplinari importantissimi in periferia. Sono un nemico assoluto della burocrazia legata a questo tipo di sviluppi, nel rispetto delle regole, ovviamente”. “Non so se sarò un buono o un cattivo presidente del Coni – ha precisato malagò – ma su una cosa potrete stare tranquilli: tra quattro anni avrò un voto molto alto sulla presenza sul territorio, in un’ipotetica pagella. Voglio essere un presidente che vive la realtà fuori dal palazzo”.
Fonte: ansa