Il vecchio saggio e il giovane intraprendente. Sulla vittoria di San Siro contro l’Inter, e il conseguente accesso in finale di Coppa Italia con la Lazio, è impresso forte il marchio di Aurelio Andreazzoli e Mattia Destro. L’allenatore e l’attaccante, grazie alla vittoriosa trasferta di Milano, hanno spedito un messaggio ai naviganti: il futuro della Roma siamo noi. E il primo a coglierlo è stato uno dei senatori dello spogliatoio di Trigoria, ovvero Daniele De Rossi, sempre molto attento a pesare le parole da pronunciare in pubblico. «Credo che la Roma non possa che ripartire da Destro il prossimo anno. È il più forte di tutti i giovani della nidiata uscita fuori ora – ha sottolineato ‘Capitan futurò prima di soffermarsi sulla posizione del tecnico – Se fossi un dirigente confermerei Andreazzoli a prescindere dalla vittoria della Coppa Italia». Un endorsement autorevole a un mese esatto di distanza da quello, altrettanto pesante, di Francesco Totti. «Sarò felice se Andreazzoli verrà confermato per la prossima stagione, anche perchè vorrà dire che saremo andati bene e avremo raggiunto i nostri obiettivi» aveva confessato il capitano giallorosso ancor prima di conoscere l’esito della semifinale con l’Inter. Semifinale decisa da una doppietta di Destro, implacabile contro il suo passato nerazzurro sia in campo sia fuori. «Come ho vissuto la gara da ex interista? L’ho vissuta bene, quella di mandarmi via è stata una decisione loro. È giusto così – le sue parole dopo aver giustiziato la squadra di Stramaccioni – Penso sia la serata più bella della mia carriera». Per Destro, d’altronde, si tratta di una rivincita sulla sfortuna che a fine gennaio dopo la gara d’andata con l’Inter lo aveva costretto a finire in sala operatoria per colpa di una lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro. Da allora l’attaccante ha lavorato duro per rimettersi in forma e tornare a disposizione di Andreazzoli nel momento clou della stagione. Tra esercizi in palestra e sedute di fisioterapia Destro sognava una serata come quella di Milano da poter dedicare «alla famiglia, alla mia fidanzata (Ludovica Caramis, valletta del programma tv l’Eredità, ndr) e alle persone che mi sono state vicine in questi due mesi di stop». E anche la Roma, rientrata a notte fonda da Milano e accolta a Fiumicino e Trigoria da una cinquantina di tifosi in festa, sperava di ritrovare l’attaccante strappato a suon di milioni alla concorrenza.
Fonte: Ansa