La finale di Coppa Italia tra Lazio e Roma da disputare di pomeriggio. La proposta è del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. La querelle sulla data (26 maggio) della sua disputa in concomitanza con le amministrative e con l’orario fissato alle 21 – che mal si concilia con il proposito del prefetto di Roma di far giocare le stracittadine solo di giorno per evitare il ripetersi di incidenti, dopo quelli di qualche settimana fa prima del derby di campionato – ha visto oggi la presa di posizione del sindaco Alemanno secondo il quale “sarebbe opportuno anticipare questa partita, visto che non la si può posticipare perchè cadrebbe il 2 giugno”.
Alemanno circostanzia la sua proposta sottolineando che “certi orari servono a creare attenzione su partite che sono meno appetibili: un derby non ne ha bisogno e può essere fatto anche in orari più gestibili“. Secondo il primo cittadino, “anticipare la partita è fattibile e sarebbe un atto di buon senso. Tutto si può fare e sicuramente le nostre forze dell’ordine sarebbero in grado di fronteggiare qualunque situazione ma c’è anche un elemento di attenzione perchè ci sono tante persone impegnate ai seggi: metterli nella posizione di dover scegliere tra la partita e le elezioni è una cosa che andrebbe evitata”.
Alemanno fa sapere che dopo l’elezione del presidente della Repubblica valuterà “se formalizzare questa richiesta con una lettera scritta sia con la Lega che con il Ministro e il Prefetto”. Ma se il primo cittadino propone di giocare di pomeriggio, il presidente del Coni, Giovanni Malagò auspica che “si faccia tutto come previsto, che sia una prova di maturità”.
Chi non avrebbe difficoltà a vedere la finale di Coppa eventualmente spostata è il ct azzurro Cesare Prandelli: l’ideale, ha detto, “sarebbe mantenere la data prevista per la partita, anche per mandare messaggi responsabilizzanti e far sì che le persone vadano allo stadio per assistere a uno spettacolo e non per altri motivi”. In ogni caso, ha continuato Prandelli, “abbiamo sempre rispettato i programmi, l’importante è che si arrivi alla fine della stagione con ancora la voglia di venire in nazionale per trasmettere entusiasmo, perchè abbiamo davanti appuntamenti importanti”.
Nella giornata in cui si auspica buon senso e nella quale il questore Fulvio Della Rocca auspica che la finale di Coppa Italia tra “Roma e Lazio deve essere una grande occasione di civiltà”, Daniele De Rossi cerca di smorzare le possibili tensioni che sarebbero potute scaturire dalle sue dichiarazioni post semifinale con l’Inter. “Il giorno che vorrò provocare gli avversari o caricare i tifosi della mia squadra lo farò direttamente. Non capisco come possa esser stato frainteso il mio messaggio dopo la gara contro l’Inter”, sottolinea capitan futuro che mette fine così alle polemiche sorte dopo una sua dichiarazione al termine della semifinale di coppa Italia, quando aveva detto che avrebbe voluto “incontrare in finale una squadra più forte della Lazio”.
“Io volevo far capire quanto sia complicata una sfida carica di significati come il derby – ha proseguito il giocatore della Roma – alla quale avrei addirittura preferito un impegno difficile come quello di incontrare la prima della classe del nostro campionato (la Juventus, ndr), in una finale di Coppa Italia”. “Sono inoltre dispiaciuto del fatto che alcuni organi di stampa, anzichè stemperare i toni di un match così delicato, preferiscano strumentalizzare le mie dichiarazioni, contribuendo in tal modo a surriscaldare un ambiente che non ne ha bisogno”. Dalla sponda Lazio, non si sbilancia il tecnico biancoceleste Vladimir Petkovic, secondo il quale il derby di coppa Italia tra Roma e Lazio “Sarà una sfida, in grado di promuovere il calcio italiano”.
Fonte: Ansa