Ancora ebbra del successo ottenuto in quel di San Siro nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, la Roma si accinge a ricevere il Pescara all’Olimpico. Per i giallorossi la ghiotta occasione di avvicinare la zona Europea cercando di trovare nell’ultima parte di stagione quella continuità mancata in tutto l’arco dell’anno, in attesa della Finalissima con la Lazio. La squadra di Petkovic é stata agganciata per la seconda volta dall’inizio del campionato con la prospettiva di un beffardo sorpasso proprio al fotofinish, utile alla Roma per acquisire maggior consapevolezza e morale in vista del probante impegno del 26 Maggio. Innanzi, la squadra capitolina troverà un Pescara all’ultima spiaggia, sconfitto in casa nello spareggio salvezza dal Siena ed ormai seriamente accreditato alla retrocessione. Stagione difficile per gli Adriatici, caratterizzata da un triplice avvicendamento in panchina: dopo Stroppa e Bergodi la guida tecnica è stata affidata al duo Nobili-Bucchi, senza tuttavia riuscire a trasmettere la scossa necessaria all’ambiente per inseguire la permanenza nel massimo campionato nazionale. Nelle 5 gare disputate sotto la direzione dei due allenatori, i biancoazzurri hanno sempre perso. La squadra adriatica si presenterà all’Olimpico con una striscia negativa di otto sconfitte consecutive, ed un ruolino di marcia in trasferta a dir poco insoddisfacente: due vittorie e due pareggi in 16 incontri disputati lontano dalle mura amiche.
ASSENZE – Andreazzoli dovrà fare i conti con diverse defezioni. Oltre agli squalificati Burdisso e Balazaretti, il mister giallorosso non potrà disporre degli infortunati Florenzi e Marquinho mentre restano da valutare le condizioni di Miralem Pjanic, con De Rossi invece recuperato.Molte assenze anche per Bucchi e Nobili che dovranno rinunciare in mediana allo squalificato Sculli, eletto capitano a furor di popolo, agli infortunati D’Agostino e Quintero. Incompleta anche la difesa per le mancanze di Kroldrup, Zauri e Bocchetti, tutti alle prese con problemi fisici.
ROMA – Il tecnico romanista sempre pronto a varare assetti camaleontici, cambiando formazione in base alle caratteristiche dell’avversario, dovrebbe optare per la conferma del 4-3-2-1 proposto con buoni risultati sia contro il Torino che al cospetto dell’Inter.
Davanti al non brillantissimo Stekelenburg,autore di una deludente prestazione in Coppa Italia mercoledì sera, agirà una linea difensiva a 4 composta da Marquinhos e Castan centrali, con Piris sulla destra e Torosidis, fresco di prodezza al Meazza, adattato sulla sinistra, per le assenze di Marquinho e Balzaretti. Più improbabile l’utilizzo di Dodò, impiegato nelle recenti uscite sulla linea degli attaccanti, a causa delle inadempienze in fase difensiva. Difficile anche prevedere una difesa a tre perché Andreazzoli ha manifestato di ritenere eccessivi tre marcatori centrali per un’unica punta.
A centrocampo restano da valutare le condizioni di Miralem Pjanic; le riserve relative al regista bosniaco verranno sciolte nella rifinitura di Sabato. Con Florenzi e Marquinho out, si riducono i margini di scelta dell’allenatore giallorosso, certo di poter contare su Bradley e De Rossi. Per la terza maglia, se non dovesse recuperare Pjanic, si profila un duello fra Perrotta e Tachtsidis con il greco avvantaggiato, per la necessità di affiancare ad un centrocampo di interditori, un uomo di costruzione. Soluzione legittimata dalla caratura e dall’atteggiamento remissivo dell’avversario, determinato a ridurre quegli spazi che sarà possibile cercare, attraverso una manovra avvolgente, garantita da piedi di qualità.
Qualche dubbio anche in attacco dove Andreazzoli, per la prima volta dal suo insediamento ha finalmente a disposizione l’intero reparto. Verosimilmente il tridente offensivo dovrebbe avvalersi della regia di Totti, coadiuvato dall’estemporaneità di Erik Lamela, in grado di contribuire alla causa attraverso i suoi spunti, creando superiorità numerica in virtù della semplicità nel saltare l’uomo nell’uno contro uno, variabile sempre preziosa di fronte ad una difesa schierata. Il punto di riferimento offensivo dovrebbe essere costituito da Osvaldo in vantaggio su un acciaccato Destro, determinante con la doppietta a San Siro. Il numero 22 con i suoi movimenti conferisce maggiore profondità alla manovra romanista attaccando la porta frontalmente, al contrario dell’attaccante argentino che, sebbene risulti essere più raffinato dal punto di vista tecnico, ha dimostrato di non possedere i requisiti del centravanti, apparendo invece una seconda punta con una predilezione per il fraseggio rispetto all’aggressione degli spazi, sviluppata tramite movenze rivolte alla porzioni laterali del campo.
Molto probabile una staffetta tra i due poiché Destro non ha ancora nelle gambe i 90 minuti, quindi plausibile l’alternanza con Osvaldo che ha ritrovato il sorriso e non sembra più un corpo avulso alla manovra della squadra, potendo fornire un sensibile apporto agli schemi giallorossi.
PESCARA- Dopo aver cambiato 5 moduli in altrettante gare, con relativi insuccessi, é plausibile attendersi un assetto di gioco molto coperto da parte della coppia Nobile- Bucchi. Lo schieramento della formazione pescarese dovrebbe configurarsi quindi in un 4-3-2-1 di chiaro stampo difensivo
In porta giocherà l’ex giallorosso Ivan Pelizzoli preferito al più giovane Perin in questa disperata volata finale verso la salvezza. La retroguardia si comporrà del ventenne serbo Cosic e di Capuano. Sugli esterni i cursori saranno Zanon a destra, sfortunato protagonista nella gara contro il Siena con un autogol, e Modesto sulla sinistra. I due terzini avranno consegne prevalentemente difensive, vedendo il proprio raggio d’azione bloccato al fine di compattare il reparto non scoprendo il fianco. I centrali di centrocampo saranno Cascione e Rizzo , elementi più di sostanza che di qualità con il compito di schermare la difesa fungendo da filtro. A coadiuvare i due mediani biancoazzurri provvederà qualche metro più avanti il brasiliano Togni, calciatore dotato di un discreto piede, a segno su punizione nella precedente gara, al quale é affidata la trasmissione di palla in fase di possesso. Sulle corsie laterali agiranno invece Gianluca Caprari, proveniente dalle giovanili giallorosse, ceduto in prestito agli Adriatici, e lo svedese Celik. I due cursori, dalla spiccata vocazione offensiva, saranno chiamati agli straordinari dovendo sacrificarsi molto in fase difensiva, per poi suggerirsi in avanti offrendo sbocchi laterali alle ripartenze biancoazzurre. In attacco confermato il solo Sforzini, ariete ventottenne con molta esperienza nella serie cadetta, particolarmente efficiente nel gioco aereo pronto a capitalizzare i cross serviti dalle due ali, varianti imprevedibili di una manovra altrimenti facilmente leggibile.
Roma (4-3-2-1): 24 Stekelenburg; 23 Piris, 3 Marquinhos, 5 Castan, 35 Torosidis; 15 Pjanic, 16 De Rossi, 4 Bradley; 8 Lamela, 10 Totti; 22 Destro
A disp. 13 Goicoechea, 1 Lobont, 46 Romagnoli, 27 Dodò, 11 Taddei, 20 Perrotta, 77 Tachtsidis, 14 Lucca, 17 Lopez, 9 Osvaldo. All.: Andreazzoli
Squalificati: Balzaretti , Burdisso , Guberti
Indisponibili: Florenzi
Pescara (4-2-3-1): 32 Pelizzoli; 2 Zanon, 23Cosic, 5 Capuano,11 Modesto; 18 Rizzo, 21 Togni; 10 Celik, 4 Cascione, 99 Caprari; 33 Sforzini
A disp. 77 Perin, 14 Balzano, 28 Bianchi Arce, 8 Bjarnason, 20 Blasi, 92 Di Francesco, 60 Caraglio, 9 Abbruscato, 17 Weiss All.:Bucchi
Squalificati: Sculli
Indisponibili: D’Agostino, Zauri, Bocchetti, Quintero, Kroldrup
A cura di Danilo Sancamillo
Twitter: @DSancamillo