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IL DUELLO Stekelenburg contro Pellizzoli, “il gigante olandese” sfida “la piovra”

Stekelenburg

Nella 33^ giornata di campionato, la Roma di Andreazzoli ospita il Pescara di Bucchi. Dopo la vittoria sui granata di domenica scorsa, i giallorossi vanno alla ricerca di un altro successo e di altri tre punti, che consentirebbero loro di restare agganciati al quinto posto e di proseguire la corsa per l’Europa League; gli abbruzzesi, ultimi in classifica a quota 21 punti e con un piede nella serie cadetta, si presentano all’Olimpico con la consapevolezza di giocare ormai solo per la “gloria”: la salvezza infatti, distante ben 9 punti, a sei giornate dalla fine, per stessa ammissione del tecnico pescarese, è praticamente inarrivabile. In una gara in cui i pronostici sono tutti a favore dei giallorossi, per portarsi a casa l’intera posta in palio sarà necessario non subire gol: Pescara e Roma sono infatti rispettivamente la prima e la seconda peggior difesa del campionato, con 66 reti subite dai biancazzurri e 53 dai giallorossi. Ed il compito di blindare le porte sarà affidato agli estremi difensori delle due compagini: Marteen Stekelenburg ed Ivan Pellizzoli. Il primo, olandese classe ’82 nato ad Haarlem , è cresciuto nelle giovanili dell’Ajax; il secondo, classe 1980 natio di Bergamo, proviene dal settore giovanile atalantino, e vanta anche un trascorso in giallorosso (dal 2001 al 2005 ha indossato la maglia della Roma). Entrambi alti 197 cm, sono i due portieri più “lunghi” di tutta la Serie A: secondo a loro è solo Brkic dell’Udinese, alto 194 cm. Ed in una partita in cui tutti gli interpreti in campo hanno coglia di mettersi in mostra, “il gigante olandese” è pronto a sfidare “la piovra”: dunque che il duello abbia inizio, Roma-Pescara passa per le loro parate.

 

Stekelenburg

MAARTEN STEKELENBURG

Marteen Stekelenburg nasce il 22 settembre 1982 ad Haarlem, Olanda. Inizia ad indossare i guanti da portiere a soli 7 anni, con il VV Schoten, squadra locale. La sua bravura tra i pali non passa inosservata ed a soli 15 anni l’Ajax decide di acquistare il calciatore. Il 18 agosto del 2002 Marteen esordisce in campionato contro l’Utrecht, a causa degli infortuni del primo e del secondo portiere dell’Ajax, all’epoca Bogdan Lobont. Ad indossare la maglia numero 1 Stekelenburg, giovanissimo, impiega soli due anni e, nel 2004 si trova a difendere da titolare la porta dei “lanceri”. Vari infortuni lo tengono lontano dai campi di gioco per parecchio tempo, ma non gli negano la possibilità di diventare capitano dell’Ajax e di festeggiare 4 supercoppe d’Olanda, 3 coppe d’Olanda e 2 campionati Eredivise. La sua abilità fra i pali lo porta anche ad indossare la maglia della nazionale olandese di cui, dopo il ritiro di Van der Sar nel 2008, diventa titolare. Nell’estate 2011, la nuova Roma “americana” decide di puntare tutto su di lui e Stekelenburg si trasferisce a Roma per una cifra intorno agli otto milioni di euro.

 

Ivan Pellizzoli

IVAN PELLIZZOLI

Ivan Pellizzoli nasce a Bergamo il 18 novembre 1980. Cresciuto a Curno, muove i suoi primi passi nel mondo del pallone nel settore giovanile dell’Atalanta. Dopo tutta la trafila nei vari campionati giovanili, gioca il suo primo campionato da professionista (per giunta titolare) in serie C2 a diciannove anni, quando viene ceduto in prestito alla Triestina nel campionato 1999-2000, realizzando 23 presenze e subendo 24 reti. Dopo la stagione 2000-01 (conclusa con 30 presenze a fronte di 31 reti subite con la maglia dell’Atalanta e con le prime apparizioni con la maglia azzurra dell’Under 21), viene acquistato dalla Roma di Fabio Capello (27 miliardi di lire), fresca di scudetto, dove per la prima stagione fa costantemente il vice di Francesco Antonioli, sommando sole 5 presenze e subendo 4 reti. Dopo 4 stagioni in giallorosso, Pellizzoli viene ceduto alla Reggina allenata da Walter Mazzarri. Il 31 gennaio 2007 si trasferisce nel campionato russo, acquistato dal Lokomotiv Mosca, con cui firma un contratto di 4 anni. Il costo del trasferimento è di 3 milioni di euro. Non riesce a conquistarsi il posto da titolare, a parte le prime partite, e molto spesso è relegato al ruolo di secondo portiere. Dopo l’esperienza russa, torna in Italia prima in prestito all’Albinoleffe, per poi approdare prima a Padova e poi a Cagliari. Il 31 agosto 2012 viene ceduto al Pescara nello scambio tra portieri che porta Luca Anania al Padova. Il 23 settembre 2012 esordisce in campionato con la maglia biancoazzurra contro il Bologna, grazie all’espulsione del portiere titolare Perin, e subito para un rigore calciato da Diamanti.

Edwin Iacobacci

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