La salvezza, già ad inizio stagione, per il Pescara sembrava una vera e propria impresa. Sulla panchina sedeva Stroppa, seguace dell’idea Zemaniana, alla quale tutti sono rimasti affezionati in Abruzzo. I primi risultati lasciavano anche ben sperare: gioco spumeggiante, nuovi giovani pronti a farsi notare. Poi qualcosa si è rotto, così è arrivato il turno di Bergodi, proprio 19 giornate fa, proprio contro la Roma: ma il cambiamento non ha sortito affatto gli effetti sperati.
Il 5 marzo 2013 è il turno di Cristian Bucchi, allenatore della Primavera promosso per cercare di riportare entusiasmo, coadiuvato da Bruno Nobili – in possesso del patentino di prima categoria – che da calciatore mosse i primi passi proprio con la casacca della Roma, sul finire degli anni ’60.
La vittoria, nonostante il cambio in panchina, non è arrivata: al Pescara mancano punti dal 10 febbraio, dall’1-1 conquistato sul campo di Palermo, quando ancora si potevano coltivare speranze salvezza. Da lì in poi il duo Bucchi-Nobili non è riuscito nell’impresa di raccoglier punti, anzi la squadra si è stabilizzata sul fondo della classifica. Anche se la sfortuna ha accompagnato in più occasioni una squadra che dal punto di vista del gioco ha compiuto passi avanti grazie agli attuali tecnici.
Ricordiamo l’ottima prestazione sfoderata contro la Juventus, riuscita a piegare gli abruzzesi solo negli ultimi 20 minuti grazie a due lampi di Vucinic, con sofferenza finale dovuta al goal di Cascione, tornato a trascinare il centrocampo pescarese come sotto la guida Zeman.
Non ha una chiara impronta tattica questa squadra, viste le difficoltà dovute agli infortuni ed alla scarsa esperienza di molti elementi, ma sicuramente Bucchi ha cercato, insieme al suo secondo, di trasmettere ai suoi ragazzi la voglia di lasciare quantomeno un buon ricordo nella massima serie, grazie a prestazioni coraggiose. La Roma non troverà di fronte a sè una squadra chiusa, ma anzi un undici volenteroso, proiettato ormai al gioco offensivo, disposto a concedere qualcosa allo spettacolo vista la mancanza di obiettivi da raggiungere a questo punto della stagione.
A cura di Luca Fatiga
Twitter: @LucaFatiga9