(P. Liguori) – Missione compiuta: la finale di Coppa Italia può garantire l’Europa. E adesso vogliamo vincerla, a maggior ragione perché sarà un derby. Per raggiungere il risultato, mercoledì la fatica è stata perfino eccessiva. Niente a che vedere con la gara d’andata, con quel fantastico primo tempo giallorosso, che valeva a dir poco quattro gol. Oggi la gara con il Pescara deve essere superata di slancio, può valere soprattutto per il pallottoliere di Totti. Ultimi esami, prima di un finale di stagione impegnativo, perché il Pescara non farà tremare la Roma, ma corre. Così, potremo anche verificare la condizione atletica dei giallorossi, dopo un periodo di allenamenti “light”.
Si avvicina anche il momento per la società (se esiste ancora) di immaginare un tecnico per il futuro. Senza malevolenza per Andreazzoli, la simpatica autogestione ha migliorato l’umore dei giocatori, ma ha allontanato molto l’idea di un gioco preciso. Andreazzoli, per non sbagliare, ha provato tutti i moduli tattici conosciuti e ha anche utilizzato quasi tutti i giocatori.
Ma una squadra ambiziosa deve darsi identità e maturare un carattere, scegliere un gioco e gli interpreti principali. Altrimenti, le vittorie vengono dal Capitano e da (pochi) altri spunti individuali e le sconfitte da errori banali.