Una Roma piccola piccola non riesce a battere il Pescara già praticamente retrocesso. Passa in vantaggio la squadra abruzzese con l’ex Caprari, pareggiano i giallorossi nella ripresa con Mattia Destro. Un punto che non serve a nulla.
PRIMO TEMPO – Andreazzoli ripropone Osvaldo al centro dell’attacco e lascia il bomber di coppa Destro inizialmente in panchina. Bucchi risponde con un 4-2-3-1: Celik, Cascione e Caprari alle spalle di Sforzini. Subito un brivido per i giallorossi: Torosidis tiene in gioco Cascione che solo davanti a Stekelenburg spara incredibilmente alto. La Roma risponde al 9′ con un destro schiacciato del capitano che va fuori di poco. I giallorossi però prendono sottogamba il match e al 14′ l’ex Caprari, approfittando di una respinta corta di Stekelenburg, porta in vantaggio i biancocelesti. Tre minuti dopo Totti lancia Florenzi, il tiro centra in pieno Pelizzoli. Protesta la Roma per un contrasto in area abruzzese su Lamela, ma Massa lascia correre, poi al 22′ sempre l’argentino ci prova con il classico tiro a giro. L’undici di Andreazzoli spinge di più in questa fase, ma la sventola di Totti al 26′ finisce alta. Al 36′ ancora una palla filtrante del numero 10 per l’inserimento di De Rossi che sceglie di crossare invece di colpire verso la porta avversaria. Negli ultimi minuti la Roma gioca senza verve e sbaglia molti passaggi: si chiude il primo tempo con il Pescara in vantaggio e l’Olimpico che fischia.
SECONDO TEMPO –Andreazzoli va all’arrembaggio sostituendo Florenzi con Destro e arriva subito la prima conclusione di Totti deviata dalla difesa abruzzese. Al 47′ spinta in area di Zanon su Destro che prova a resistere, poi crolla a terra ma Massa ancora una volta non fischia il rigore, scatenando le proteste della Roma. Al 50′ il bomber marchigiano realizza il pareggio, approfittando di un batti e ribatti nell’area piccola. Primo cambio anche per Bucchi: fuori Caprari, dentro Balzano. Ci prova ancora Totti su punizione, poi Pjanic tenta l’eurogol da trenta metri ma entrambi non hanno fortuna. Al 62′ il giovane Di Francesco sostituisce Celik, e tre minuti dopo De Rossi a tu per tu con Pelizzoli colpisce in pieno il portiere del Pescara. Al 71′ esce Pjanic, autore di una prova opaca, ed entra Bradley. L’americano va col destro da fuori al 77′ senza inquadrare lo specchio, poi la difesa dei biancocelesti libera con affanno su una sponda di Osvaldo in area. Ultimi minuti di forcing confusionario della Roma, dentro anche Nico Lopez per Piris. All’85’ va a terra Osvaldo in area, ancora una volta niente rigore e sul ribaltamento di gioco Stekelenburg salva i giallorossi sul pallonetto di Di Francesco. Ultima occasione per Nico Lopez che la spara alta e la Roma stecca di nuovo, dopo Palermo, contro una squadra praticamente già retrocessa.
Ivo Mauro