A caccia di personalità, sia in panchina sia in campo. La Roma del futuro, quella che nascerà dall’ennesima rivoluzione in programma al termine della stagione, non potrà prescindere dall’innesto di una forte dose di carisma all’interno dello spogliatoio. Le deludenti prestazioni offerte contro le ultime della classe, prima a Palermo e poi in casa col Pescara, hanno confermato a Trigoria la debolezza mentale e nervosa della squadra, incapace di scendere in campo col piglio da grande a prescindere dall’avversario. Ecco perchè la dirigenza sul mercato si muoverà seguendo elementi dalla spiccata leadership. Andreazzoli resterà nello staff tecnico, ma non sarà confermato dopo aver preso il posto di Zeman.
La linea condivisa a Trigoria è quella di portare sulla panchina giallorossa «un allenatore di personalità, di carisma», in grado di guidare il gruppo con autorevolezza come fece Capello nell’anno del terzo scudetto. I nomi dei tecnici più stimati, però, al momento sono quelli legati ad altre squadre. Allegri e Pellegrini sono infatti sotto contratto con Milan e Malaga e solo a fine stagione chiariranno il proprio futuro, mentre Pioli (Bologna) e Blanc non convincono pienamente. L’outsider potrebbe quindi arrivare dall’Olanda con Rijkaard o De Boer (Ajax). Di certo, il vuoto di leadership dovrà essere colmato anche sul campo. L’atteggiamento messo in mostra nel primo tempo col Pescara ha deluso la società (e nell’intervallo il ds Sabatini si è fatto sentire negli spogliatoi), convinta di aver allestito una rosa di grande qualità tecnica, ma evidentemente dalla scarsa personalità. Per questo sul mercato si agirà con attenzione, andando a cercare pochi elementi ma di carattere, con una spiccata forza interiore. Viceversa saranno messi in vendita quei giocatori, come Osvaldo, che non hanno dimostrato maturità. Insomma dopo la finale di Coppa Italia, a prescindere dal risultato del derby con la Lazio, sarà ancora una volta tempo di cambiamenti.
Fonte: ansa