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CONFERENZA STAMPA Andreazzoli: “Amarezza e rabbia nello spogliatoi dopo il Pescara, è stato un passo indietro. Seguiamo il modello del B.Dortmund”

Anzdreazzoli

Alla vigilia della sfida casalinga contro il Siena, il tecnico giallorosso Aurelio Andreazzoli ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:

Baldini l’anno scorso parlò di una squadra sopravvalutata non sotto il profilo tecnico ma sotto quello mentale. Quale è la cura?

“Spero che la cura non sia quella di fare altre esperienze negative per poi costruire. Potrebbe essere una componente da migliorare in linea di massima, ma non ho appunti da fare alla mia squadra da questo punto di vista. Non è una lacuna intrinseca ma è capitato più volte. La settimana scorsa avevamo posto l’accento sui pericoli della gara col Pescara e purtroppo è accaduto ciò che non doveva accadere. Speravamo di non fare più passi indietro, questo ci ha lasciato molta amarezza e rabbia, a me come ai giocatori”.

Si aspetta un pubblico ostile domani?

“Il pubblico viene allo stadio per sostenere la squadra e per vedere i giocatori impegnarsi e dare spettacolo. Se non riusciamo a fare bene è giusto che il pubblico reagisca come vuole. Io spero che anche domani ci sostengano come hanno sempre fatto in questi anni”.

La Roma segue il modello del Borussia Dortmund? Quando la Roma raggiungerà quel livello di gioco?

“Il nemico è sempre il solito, il tempo. Credo che la società stia seguendo questa linea, acquistando giovani interessanti e facendoli crescere. Vorrei ricordare che nel 2006 il Borussia Dortmund era fallito in pratica, hanno dato una svolta nel 2008 scegliendo Klopp che era quasi uno sconosciuto e hanno iniziato a vincere nel 2011. Sono passati da un passivo esagerato ad un attivo di 200 milioni e oltre, con una media allo stadio di 80.000 spettatori ogni anno. Hanno avuto la pazienza di aspettare e in tre-quattro anni sono arrivati a grandi risultati. Mi auguro che la Roma riesca a raggiungere quel livello. Il calcio in campo poi viene sviluppato dai protagonisti e noi speriamo di arrivare a quel livello il più presto possibile, chi assiste vuole avere certe soddisfazioni”.

Col Pescara l’ennesima occasione persa. Baldini tempo fa individuò nell’ambiente una delle cause dei mancati “salti di qualità” che la squadra ha sempre fallito negli anni. Lei che idea si è fatto?

“Sono cambiate tante componenti negli anni, dalla proprietà a quasi tutta la rosa. Poi sono importanti anche le caratteristiche dell’ambiente, sono molte e nessuna singolarmente è decisiva, ma tutti quanti dobbiamo migliorare  per cercare di arrivare ai risultati di cui parlavamo in precedenza”.

Questi alti e bassi continui della squadra dipendono dalla poca esperienza dei giocatori?

“E’ un il continuo della risposta data prima. E’ difficile individuare le componenti più importanti, è difficile capire esattamente qual è quella decisiva, ma ci sono diversi aspetti che vanno migliorati, non è uno solo”.

Dal punto di vista psicologico Osvaldo è in grado di giocare domani?

“Se ci fosse questo dubbio io inviterei chi viene allo stadio a sostenerlo in qualsiasi maniera perché non può che far bene sentire il calore e la passione. Lui deve fare in maniera anche di avere questo riscontro dal pubblico, ma sono convinto che lo farà”.

Negli ultimi anni si è parlato di Champions, ci si è paragonati al Barcellona, si può dire che questa rosa non è all’altezza?

“Le qualità e le caratteristiche dei calciatori possono essere modificabili, la rosa deve tendere ad avere una completezza come reparti e come caratteristiche intrinseche”. 

Riguardo alla finale di Coppa Italia, Petkovic ha detto che “non trova normale questa situazione sulla poca chiarezza circa la data ed orario”.

“Credo che sia di ordine pubblico, sono d’accordo con il mister della Lazio. Se non siamo capaci di rendere un giorno memorabile per la città, come può essere il giorno della finale….Credo che sarà un’occasione irripetibile. Sono otto anni che io vedo derby dall’interno non ricordo mai di un incidente dentro allo stadio. Se uno affila le lame o esce da casa con l’ascia, il derby lo puoi giocare di sera o alle 10 di mattina, non cambia nulla”. 

Si chiede ancora pazienza all’ambiente, sono diversi anni che non ci sono risultati e la Roma è fuori dalle Coppe. Non crede che si stia chiedendo troppa pazienza all’ambiente? 

“Io credo che la sta dando, che sta dando tempo ed è paziente il pubblico romano perché il desiderio di tutti sarebbe quello di ottenere tutto e subito”.

Domani c’è il Siena che gioca con due giocatori molto veloci in avanti come Emeghara e Rosina e mancherà Marquinhos che è il più veloce. Come cambia la difesa al centro?

“Abbiamo quattro difensori che hanno passo importante, ieri ed oggi abbiamo lavorato su questo aspetto vedendo gli aspetti tattici da poter limitare. Sicuramente il Siena è una squadra da prendere con le molle perché ripartono velocissimi e lo fanno con qualità”.

Qualche tempo fa disse di aver raggiunto gli obiettivi che si era prefissato. Oggi è la stessa cosa?

“Faccio un passo indietro: l’obiettivo al quale ci riferivamo, cioè la continuità, pensavo di averlo raggiunto. Sull’entusiasmo dello spogliatoio no, i ragazzi non sentono di aver raggiunto obiettivi. Vi invito a venire a bordocampo per tutta la settimana e fare attenzione ai ragazzi e allo spirito con cui si allenano. Vi rendereste conto che non c’è un pericolo di appagamento da questo punto di vista”.

Lei giustifica così i punti distribuiti con le squadre che la Roma precede?

“No, non lo giustifico. Ma ti dico che è così. Quanti punti abbiamo dalla Juve? Non abbiamo perso, perché abbiamo messo in campo tante situazioni. Il livello in Serie A è così, quando dimostriamo di mettere in campo queste qualità possiamo battere anche la Juventus, come abbiamo fatto con Milan e Fiorentina”.

Qualora non dovesse farcela Stekelenburg chi sarà il secondo, Lobont o Goicoechea?

“Uno dei due”.

Facciamo pretattica anche per il Siena?

“Il Siena è snobbato, la prima domanda è venuta dopo tutti. Al momento giusto lo saprai, è anche giusto nei confronti dei giocatori, che hanno aspettative di cui devo essere rispettoso. Perché dovrei dare la formazione? Voglio che si arrivi alla partita nelle migliori condizioni possibili, con tutti che sono convinti di giocare. Non è giusto che lo dico qui, non è per una mancanza nei vostri confronti”.

Redazione GazzettaGialloRossa.it

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