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IL MESSAGGERO Andreazzoli: “Non è ancora finita”

Andreazzoli

(S. Carina) – Non avrà forse le physique du rôle ma i risultati parlano per Andreazzoli: 21 punti in 11 gare «non è roba da buttare nel secchio», come dichiara compiaciuto nel post-gara il diretto interessato. I tre di ieri, però, paradossalmente fanno aumentare i rimpianti: «Non riesco a godere pienamente di questo risultato. Ho ancora in testa le gare contro Palermo e Pescara. Lo avevo detto: le due partite in casa, anche se facili, lasciano sempre qualche insidia. Lo sapevamo ma siamo scivolati lo stesso». Il ruolino di marcia personale è soddisfacente ma ascoltando le parole del ds Sabatini della scorsa settimana non gli garantirà comunque la conferma: «Il mio futuro? Lo conosco. Non mi preoccupo io, non capisco perché lo dovete fare voi. Ora quello immediato mi dice che devo fare 400 chilometri per andare a casa… Scherzi a parte, sono convinto di fare bene. Detto questo, non aggiungo altro. Cerchiamo di fare il meglio fino alla fine e aspettiamo gli eventi». Sorride Andreazzoli, convinto del lavoro che sta portando avanti, al punto da non aver accantonato quello che somiglia ad una chimera, il terzo posto: «I tifosi fanno bene a chiederlo, ce lo chiediamo anche noi. Non giochiamo però da soli, ci sono anche gli avversari. Abbiamo comunque l’obbligo di tentare l’impossibile. Oggi possiamo essere soddisfatti: non ricordo i 10 minuti finali così rilassati da molto tempo».

GOL E TREGUA

Si apre poi il capitolo Osvaldo: «Deve rimanere? Non parlo di queste cose, bisognerà vedere se mi sarà richiesto un consiglio – spiega il tecnico – Il ragazzo è forte, lo dimostra in tante occasioni, ha fatto 15 gol quest’anno, tutti di pregevole fattura. Poi capita di incappare in un periodo un po’ meno brillante, vengono meno le convinzioni e viene fuori qualche atteggiamento che poteva evitare anche lui. Ma come accade in tutte le famiglie ci si può riappacificare. I fischi? Fino alla gara contro il Siena, ad essere sinceri, il rapporto si era un po’ compromesso. Nel calcio si fa però presto ad innamorarsi di nuovo dopo aver perso un po’ di sentimento. Cosa accadrà adesso? Semplice, che Osvaldo dopo queste tre reti godrà di una spinta ulteriore per la prossima gara e cercherà di dare un contributo pari a quello di oggi. Eravamo certi che il pubblico gli avrebbe dato una mano e il pubblico non ci ha tradito. Energia porta energia». E i gol portano gol. Con i tre di ieri, l’italo-argentino ha raggiunto quota 15, bissato da Lamela – anche lui a segno – con Totti fermo invece a 12: «I numeri non sono opinioni e dicono che abbiamo 3-4 giocatori importantissimi, anche sotto l’aspetto dei risultati – spiega il tecnico – La squadra ha mancato un po’ sui comportamenti. Cercheremo di sistemare le cose, oggi abbiamo incrementato la classifica delle reti segnate (arrivate a 68, comprese le tre a tavolino contro il Cagliari, miglior attacco della serie A, ndc). Noi ci siamo posti l’obiettivo di fare il massimo e ci stiamo provando».
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