(F. Maccheroni) – Klose si porta via il pallone e l’angoscia della Lazio. Cinque gol dopo cinque mesi di tormenti divisi con Petkovic. Il settimo posto però è sempre lì a ricordare che la strada per un piazzamento dignitoso è ancora tutta in salita. L’importante è capire che le grandi abbuffate possono portare pericolosi mal di pancia, soprattutto dopo severi digiuni. La verità non sta nella travolgente vittoria sul Bologna, ma nella normalità, negli equilibri che da troppe stagioni saltano al primo ingranaggio che decide di impazzire. Chi si accontenta gode, ma Lotito sembra accontentarsi con eccessiva facilità. Così non si va da nessuna parte.
La Roma, dopo Firenze, deve dimostrare di aver cambiato rotta. Spesso accusata di avere «bocca buona», tifoseria e società abbiano ora la lucidità per analizzare questo risultato. Andreazzoli ha gestito con apprezzabile buon senso la sfida con Montella. La resistenza della Roma è stata eroica oltre che fortunata, ma non aggiungiamo troppi meriti a un uomo che resta un encomiabile traghettatore. Serve un allenatore che sappia valorizzare Osvaldo e Destro, snellire e rafforzare l’organico. Attenzione agli abbagli.