Molto spesso nella scelta di un giocatore conta di più l’aspetto psicologico, la famosa “testa”, che la mera qualità tecnica, importante ma non esclusiva. Ora le bizze di un tipo come Osvaldo sono al centro del dibattito in casa giallorossa, e potrebbero portare ad una probabile partenza dell’italo-argentino nella prossima campagna trasferimenti, ipotesi caldeggiata da molti. Facendo riferimento ai colpi di testa (metaforici) del centravanti, però, si può imputare una scarsa professionalità, un menefreghismo legato al mondo del calcio che ispira un po’ d’ira nei tifosi e comunque una serie di alti e bassi deplorevoli per uno dotato di talento purissimo, ma di certo non una mancanza di intelligenza, anzi (vedere i Rolling Stones all’O2 Arena di Londra, chiamalo scemo...ndr). Stesa cosa non si può dire per un altro elemento della rosa giallorossa particolarmente chiacchierato nell’ultimo periodo, ovvero Maarten Stekelenburg. Il “portierone” olandese, oltre a combinarne di tutti i colori in campo, nel corso di queste due stagioni trascorse all’ombra del Colosseo, sembra aver traslato la mancanza di reattività sul rettangolo verde anche alla vita di tutti i giorni, venendo “raggirato” dal tifoso biancoceleste come mostrato nella nostra foto. Non ci vuole di certo un genio per capire che con quella tuta ti trovi di fronte un supporter laziale, senza considerare il gesto “3” inequivocabile. Se c’erano già moltissimi dubbi sulla possibile conferma per il prossimo anno, questa potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso, non tanto per la gravità del gesto quanto per l’idea che lo stesso ci restituisce di un soggetto dalle nostre parti definibile “poco sveglio“.
A cura di Angelo Papi