(S. Pieretti) – Allegri sì o Allegri no? Dipende dal risultato. Per il momento, in casa Milan sembrano essere soddisfatti dell’operato del tecnico livornese. Almeno a sentire la parole di Piersilvio Berlusconi. «Credo che la strada intrapresa da Allegri sia quella giusta: puntare sui giovani e creare una squadra collettiva – ha dichiarato il figlio del presidente milanista – con Allegri non c’è una questione allenatore, il mister ha fatto un buon lavoro. Il terzo posto in questo momento è il massimo cui possiamo arrivare, ma prima bisogna ottenerlo».
La strada che porta in Champions League oggi passa per Pescara, al cospetto di una squadra già retrocessa. L’unico vero ostacolo potrebbe essere la deconcentrazione dei rossoneri che domenica scorsa hanno faticato non poco per ottenere i tre punti contro il Torino. «Sarà una partita difficile – sottolinea Allegri – loro ci terranno a far bene, vogliono fare una prestazione importante davanti ai propri tifosi per salutare nel migliore dei modi la serie A. Per noi è una sfida determinante, una vittoria ci consentirebbe di lasciare la Fiorentina a quattro punti di distanza. Un passo falso, per giunta, potrebbe incidere negativamente anche sulla prossima sfida di campionato che andremo ad affrontare contro la Roma». Occhi aperti e niente scherzi.
A questo punto del campionato conta unicamente il risultato. «Giocar bene non mi interessa, mi interessano i tre punti – afferma il tecnico rossonero – mi auguro che arrivi una bella vittoria perché ci consentirebbe di aumentare le possibilità di arrivare in Champions League. Ma non mi aspetto una partita semplice, anzi. Il Pescara ha già fatto soffrire la Roma, mi auguro che possa tornare presto in serie A perché la città lo merita».
Pochi i dubbi di formazione per Allegri: Boateng è squalificato, Montolivo è fuori per infortunio. A centrocampo ci saranno Flamini, Muntari e Nocerino, in attacco Niang ed El Shaarawy supporteranno Balotelli. Ancora panchina per Pazzini. Conta solo vincere. Poi si conoscerà anche il destino del tecnico Allegri. «Il futuro? Non ha senso parlarne ora, sta diventando un tormentone. Basta avere un po’ di pazienza, fra dieci giorni saprete tutto». Sei punti per guadagnarsi la riconferma. Poi Allegri potrà anche scegliere altre strade: e non sarebbe una sorpresa.