L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del suo rapporto con la Roma prima da giocatore e poi da allenatore:
“Mi sono abbassato lo stipendio per restare nella Roma. Se un giocatore può farlo ancora oggi? Dipende dalle situazioni. Credo che in fondo la parte più sana del calcio siano proprio i giocatori. La società stava attraversando un momento di difficoltà. La Roma a me aveva dato tutto, e credo che anche io avevo dato qualcosa alla Roma. Abbiamo continuato insieme su questi parametri e siamo andati avanti. Ho avuto la fortuna di avere tantissimi bravi allenatori, e ognuno mi ha lasciato qualcosa.
Ricordo Eriksson, Spalletti, Mazzarri Capello. Ma non c’è un allenatore perfetto. Bisogna essere se stessi. Non si può copiare nessuno, altrimenti la squadra se ne accorge e perdi di credibilità.
Totti? E’ un giocatore incredibile riesce alla sua età ad essere ancora decisivo, a giocare ancora con qualità. E’ ancora un avversario molto temuto, non solo da me o dalla Fiorentina. In questo momento è ancora il giocatore italiano più rappresentativo. Totti ha un’intelligenza calcistica sublime, riesce a leggere le situazioni molto prima degli altri. Dipende molto da lui se riesci a limitarlo oppure no” .
Fonte: beinsport