(E.Menghi) – Esserci, ad ogni costo.È questa la prerogativa dei tifosi di Lazio e Roma che si sono precipitati davanti alle biglietterie per prenotare un posto all’Olimpico.
In fila ci si lamenta del prezzo del tagliando (30 euro per le curve, 50 per i distinti e 120 per le due tribune), ma alla fine tutti sanno che saranno soldi ben spesi. Una finale di Coppa Italia così decisiva non si era mai vista. I Lazio Style sono stati presi d’assalto, ma l’organizzazione è stata ottima: i sostenitori biancocelesti hanno preso il numeretto il giorno prima e si sono presentati la mattina presto. Qualcun altro ha passato la notte davanti ai rivenditori autorizzati, con l’ansia di non trovare più biglietti. I romanisti hanno stilato un elenco dei presenti davanti ai Roma Store e ogni tanto verificavano con un appello di memoria scolastica. Nelle prime sei ore sono stati venduti 20 mila biglietti.
La giornata è continuata su ritmi alti e nella serata di ieri si sono tirate le prime somme: più di 25.000 i tagliandi staccati, di cui circa 13.000 fronte Roma e 12.000 fronte Lazio. Insomma, le curve sono in via d’esaurimento (la Sud lo sarà in mattinata, la Nord poco più tardi), ma negli altri settori c’è ancora ampia disponibilità. La fase dedicata agli abbonati finirà martedì 14 alle 20, dal 15 scatterà la vendita ai tifosi fidelizzati, che potrebbero avere però soltanto le tribune (carissime) a disposizione. Mentre cresce la febbre da derby, rispunta la vecchia polemica sulla data della finale, confermata dal Prefetto il 26: stavolta è il Codacons a lamentarsi (lo aveva preannunciato una settimana fa). L’associazione dei consumatori ha fatto ricorso al Tar del Lazio, perché la coincidenza con le elezioni comunali proprio non gli va giù: «Complicherebbe l’esercizio del diritto di voto». Ma la data non cambierà.