(D. Galli) – «Dài, firma». Baldini gliel’ha detto scherzando. Sabatini ha firmato subito. Un anno di contratto, come suo solito. Perché, spiegò una volta, nella prima conferenza da direttore sportivo giallorosso, «noi non dobbiamo essere un peso per la società». La Roma ha ufficializzato ieri il rinnovo di Sabatini, carattere di granito, spalle d’acciaio e sguardo lungo. È un razzo di segnalazione, è il messaggio da un fortino che si sente sempre di più sotto assedio: proseguiamo per la nostra strada, siamo convinti che è quella giusta. Comunicato stringato, senza cifre, che peraltro sono le stesse del vecchio contratto (600 mila euro l’anno). «L’AS Roma SpA rende noto di aver raggiunto l’intesa per il prolungamento del contratto federale al momento in vigore con il Sig. Walter Sabatini, la cui naturale scadenza era prevista per il 30 giugno 2013, quale Direttore Sportivo della società. L’accordo, di durata annuale, ha effetti a decorrere dal 1° luglio 2013, fino al 30 giugno 2014». Ieri un assist a Sabatini l’ha fornito uno che gli assist, normalmente, li riceveva. Il Bomber. O’ Rey di Crocefieschi. Pruzzo. «Ora criticate tutti Balzaretti – commentava ieri a “Radio Radio” – ma mi ricordo bene una cosa: quando fu acquistato, tutti elogiavate Sabatini che aveva preso questo esterno. Parlavate di “salto di qualità”». Problema tipico di Roma, dove si ha memoria lunga sugli errori – José Angel e Kjaer, che però fu un prestito – e corta sui grandi colpi: Lamela e Marcos, ma anche Pjanic, per il quale Sabatini fece fare le ore piccole all’ad Fenucci, convinto dal ds con una cosa tipo: «È una grande occasione, ma dobbiamo sbrigarci». Senza dimenticare quegli elementi che faranno parte anche della Roma del futuro: Torosidis, Bradley, Destro e, chissà, lo stesso Osvaldo, che in attesa comunque di sapere se resterà o meno qua, in questa stagione ha già realizzato 17 gol.
«Daì, firma». C’è Baldini dietro Sabatini, c’è un indizio dietro il rinnovo: il diggì non sembra affatto così distaccato dalla Roma. Non sembra, forse, perché non lo è. Altrimenti, vuol dire che lo dissimula davvero bene. Oltre che sul rinnovo di Sabatini, di cui è stato principale sponsor, Baldini sta infatti lavorando anche su quei contratti considerati minori dai tifosi ma che sono fondamentali per la società, come quelli dello staff sanitario. E a breve poi, sempre sul fronte rinnovi, potrebbe esserci anche un’altra gradita sorpresa. Non pare esattamente il comportamento di un manager che alla Roma non ci pensa più. Baldini non è distante dalla Roma del presente, ma soprattutto non lo è da quella del futuro.
Quindi resterà anche la prossima stagione? Dicono che il dg non abbia deciso ancora nulla. Vuole aspettare la finale di Coppa Italia, una partita dalla quale potrebbe ormai, e purtroppo, dipendere anche la partecipazione della società alla prossima Europa League. Baldini scioglierà le riserve una volta archiviata la Coppa, confrontandosi con Pallotta. Anzi, meglio ancora: continuando a confrontarsi con Pallotta.