Pareggio senza particolari emozioni per la Roma di Andreazzoli contro il Milan. La partita ha rispecchiato l’andamento altalenante e poco incisivo della squadra giallorossa in tutta la stagione e, il risultato di ieri, sancisce definitivamente, per il secondo anno consecutivo, l’esclusione dalle coppe europee, almeno tramite il (deludente) campionato. Come ogni lunedì vi proponiamo le pagelle dei principali quotidiani italiani, generalisti e non.
IL MESSAGGERO a cura di M. Ferretti
LOBONT 6 Da segnalare una parata in tuffo su una punizione di Balotelli e basta, nel primo tempo. Un’altra parata su Balo, poi una un po’ goffa su Flamini nella ripresa. Esteticamente non bello, ma efficace.
MARQUINHOS 6 Giostra da esterno a destra nella difesa a quattro controllando El Shaarawy: serata complicata un po’ perché gioca fuori ruolo, un po’ (tanto) per la bravura del milanista. Uscito il Faraone sembra, non a caso, più sciolto e meno timoroso.
BURDISSO 6 Si piazza sul centro destra della difesa e, alla pari di Castan, prende in consegna tutti coloro che affondando nell’area giallorossa. Mostrando i muscoli.
CASTAN 6 Stessi compiti di Burdisso, ma spostato a sinistra. Un po’ nervosetto (e falloso) quando dalle sue parti c’è Balotelli.
DODO’ 5,5 Esterno di sinistra nella difesa a quattro, battaglia con Boateng, prima del rosso a Muntari, poi fa a corse con De Sciglio. Ma senza acuti, tranne un tiro da lontano.
BRADLEY 6,5 Mediano di destra, duella con Muntari e dopo il rosso al ghanese deve dedicarsi a Boateng, diventato intermedio di sinistra, e infine a Nocerino. Pressa in continuazione sul portatore di palla, va a dare una mano al compagno in difficoltà. Una prestazione di sostanza, con fase di costruzione un po’ appannata dal gran correre.
PERROTTA 5,5 Segue i movimenti di Flamini e, soprattutto, deve coprire i buchi a sinistra lasciati dagli arrembanti Dodò e Marquinho. Compitino e basta, prima della sostituzione.
LAMELA 5 Largo a destra, fatica a entrare nel vivo della partita. Bello, comunque, un assist verticale non sfruttato a dovere da Marquinho. L’unico lampo di una partita da dimenticare. Un po’ sfasato, apparentemente stanco.
TOTTI 5 Si piazza alle spalle di Osvaldo, ma con licenza di andare dove vuole. Impegna severamente Abbiati da lontano, dopo aver distribuito decine e decine di palloni. In pieno recupero, l’(ex) amico Mexes lo provoca e gli fa saltare i nervi: espulso.
MARQUINHO 6 Attaccante di sinistra nel 4-2-3-1, in avvio scalda le mani ad Abbiati, costretto alla deviazione in angolo, e poi lo grazia (di destro…) da due passi. Stessa scena nella ripresa. Buone le incursioni, così così le chiusure. Il più pericoloso della Roma, se non altro.
OSVALDO 5 Si muove tanto nella morsa Mexes-Zapata ma, nella prima frazione, non gli arrivano palloni giocabili, e lui si vede pochino. Stesso discorso nella ripresa, prima del cambio con Destro. Maluccio.
PJANIC 5,5 Per Perrotta con lo scopo di dare un po’ di qualità al centrocampo romanista: la lampadina, però, di accende a intermittenza.
FLORENZI ng Per Marquinho: porta un po’ di corsa sulla corsia sinistra, ma non incide.
DESTRO ng Per Osvaldo: un bel numero appena entrato e nulla più.
ANDREAZZOLI 5 Ripropone il 4-2-3-1, dopo una quarantina di minuti la Roma va in superiorità numerica, lui tarda a modificare la squadra rendendola meno compassata ma la mossa a quel punto non dà gli esiti sperati. C’è anche lui tra i colpevoli se la Roma non riesce a vincere la partita.
CORRIERE DELLO SPORT a cura di M. Evangelisti
LOBONT 6,5 Presa di panna, ma tanto non la usa mai. Rimedia agli occasionali fastidi con piazzamento ed esperienza. Non ci si può lamentare.
MARQUINHOS 6 Adolescente com’è può ben permettersi di scavare avanti e indietro il prato fino ad andarsi a cercare la conclusione. Alla fine è stanco, prezzo da pagare a una stagione in prima linea.
BURDISSO 6 Gli manca un palmo di elevazione, ormai. Però con i fianchi protetti gioca sciolto e non si perde in esitazioni.
CASTAN 6 Balotelli lo sballotta spesso, come Hulk con un carro armato troppo lento.
DODO’ 6 A volte sembra un giocatore eccelso, in pace con il pallone e con se stesso. Poi alza gli occhi, si accorge di quanto campo abbia ancora davanti a sé e si deprime. Da nido d’infanzia l’ammonizione, da università il tiro più appuntito della Roma nella seconda parte della gara.
LAMELA 5,5 Luce limpida palla al piede, disciplinato nel rientrare e montare la guardia. Giocando più lontano del solito dalla porta, si specializza nel forzare la cassaforte altrui con passaggi brillanti. Nel secondo tempo, colto da chissà quale impulso, si mette a cercare Totti in ogni angolo e perde le misure. Rocchi comunque gli nega un rigore netto.
BRADLEY 7 Un fantasma, nel senso che compare all’improvviso ossessionando i centrocampisti del Milan. Solo quando lui è nei paraggi ci si accorge della superiorità numerica.
PERROTTA 6 Pensa velocemente, tanto che talvolta i piedi non reggono il passo della testa. Finché tiene, si capisce che c’è e soprattutto lo capiscono Flamini e Ambrosini.
PJANIC (26′ st) 6 Almeno batte bene i calci d’angolo.
MARQUINHO 6,5 Innesca l’espulsione di Muntari. Soprattutto mantiene un fitto dialogo con la porta e ispira i suggeritori assai più di Osvaldo
FLORENZI (29′ st) 5,5 Ingresso tardivo e in punta di piedi.
TOTTI 5,5 – Dato che è una leggenda, si sente in dovere di inventare mito ogni volta che viene a San Siro. Qualche volta verrebbe bene fare qualcosa di ovvio. In serate così spesso gli saltano i nervi. Anche in questa, infatti.
OSVALDO 5,5 Prima punta genuina com’è, ci si sorprende non arrivi su certi palloni.
ANDREAZZOLI (all.) 6 Cambia ancora soprabito alla squadra: un 4-4-2 solido come le lavatrici di una volta. Il Milan lo aiuta tenendo ritmi bassi. Quando rimane in vantaggio numerico, però, non trova soluzioni.
GAZZETTA DELLO SPORT
LOBONT 6
Gli attaccanti del Milan non producono granché, ma su quel poco lui c’è, soprattutto sulle punizioni di Balotelli. Meno efficaci, ma comunque da tenere sempre d’occhio.
Marquinhos 6
Dalla sua parte c’è El Shaarawy che ormai si prodiga più in interventi difensivi e recuperi che nelle giocate fulminanti che lo hanno consacrato ragazzo copertina nei primi mesi di campionato
BURDISSO 6
Fa il suo, senza neppure strafare in quegli atteggiamenti polemici nei confronti di Balotelli che potrebbero costare caro a qualche suo compagno.
CASTAN 5,5
Il più accanito dei giallorossi nel duellare con Balotelli, anche a livello dialettico. A volte duro, a volte soltanto efficace, riesce a tenere il campo fino alla fine.
MARQUINHO 6,5
E’ il romanista più efficace, quello che tira in porta più spesso. Sgusciante e intelligente nelle giocate, va vagamente vicino al gol
DODO’ 5
Si spinge in avanti soltanto quando il Milan sembra arrivato al giusto grado di cottura. Ma neppure quel grado di cottura gli è sufficiente per incidere in zona d’attacco.
BRADLEY 6,5
C’è, anche quando non si vede, e in effetti non fa niente per farsi notare, come certe signore che sanno essere eleganti senza addobbarsi. Il Milan ha poche idee e lui contribuisce a confonderle.
PERROTTA 6
Compagno d’avventura di Bradley in un 4-2-3-1 praticamente inedito, approfitta della totale mancanza di inventiva dei centrocampisti rossoneri per passare la partita in relativa tranquillità.
LAMELA 5,5
Bellissimo da vedersi dal punto di vista calcistico, ma combina davvero poco. Raffinato ed evanescente, ogni tanto si accende, ma patisce il gioco svogliato dei compagni più esperti.
TOTTI 5
Ha sempre il gioco nei piedi, anche quando li alza poco. Peccato che nei minuti finali prima ostacoli Abbiati su una rimessa in gioco, e poi rifili a Mexes due gomitate degne di un rosso diretto.
OSVALDO 5,5
Gli capitano poche occasioni, ma non dà neppure l’idea di volersele andare a cercare. Finisce con un nulla di fatto, o quasi.
FLORENZI 6
Si vede poco, ma non pare che la Roma sia pronta a catapultarsi in avanti nonostante la superiorità numerica.
A cura della Redazione di GazzettaGialloRossa.it