(R. Boccardelli) – I bookmakers ieri quotavano il suo arrivo a Roma intorno a 2-2,50. Passano i giorni, la quota si abbassa ed è sempre lui il grande favorito. In realtà Mazzarri arriverà a Roma sabato prossimo, ma nessuno potrà andare a ritirare la scommessa vinta. Perchè il calendario si è inventato Roma-Napoli all’ultima giornata proprio nei giorni in cui il tecnico di San Vincenzo sta decidendo il da farsi. Restare ai piedi del Vesuvio o sfidare i leoni al Colosseo. E per fortuna che le vicende del campionato assegnano alla partita di domenica l’etichetta di “amichevole di lusso”. Perchè Roma e Napoli resteranno comunque seconda e settima qualunque sia il risultato del match. Immaginate cosa sarebbe successo e cosa si sarebbe detto se questa partita avesse avuto contenuti decisivi ai fini della classifica. (…)
L’allenatore ha forse capito che un Napoli senza Cavani non potrà fare molto di più di quel che ha fatto in questa stagione, anzi… C’è la possibilità che una squadra un po’ spremuta e orfana del Matador possa incappare in una stagione poco brillante, proprio quando i tifosi chiedono giustamente il salto di qualità, lo scudetto. Che evidentemente Mazzarri non si sente di garantire. La Roma invece è un cantiere aperto oltre che una piazza in cui misurarsi con forti motivazioni. Vincere a Roma vale ancora di più che farlo a Milano o a Torino. E poi c’è quell’onta di quattro anni fa, quando chiuso in una stanza d’albergo della capitale Mazzarri aspettava un sì mai arrivato. La Roma scelse Ranieri e pagò il conto della stanza. A Mazzarri non andò giù. (…)
Fonte: corriere dello sport